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Costigliole Saluzzo, visita “eccezionale” al sito archeologico
COSTIGLIOLE SALUZZO. Sabato 31 agosto è prevista un’apertura eccezionale del sito archeologico di Costigliole Saluzzo per visitare in modo esclusivo la villa romana che fa parte di un insediamento tardo-antico. Gli scavi che procedono dal 2003 da parte dell’Università di Torino gettano nuova luce sulle modalità di occupazione e sfruttamento del territorio fra il I e il V sec. d. Le visite esclusive sono previste alle ore 9.30 e ore 11. Il sito, ubicato in posizione strategica, all’incontro tra lo sbocco in pianura della Valle Varaita e l’importante direttrice pedemontana che passava, tra le altre località, per Forum Germa (Caraglio) e Pedona (Borgo San Dalmazzo).
Le indagini e gli studi finora condotti hanno permesso di scoprire che la villa rustica, a controllo di un’ampia proprietà terriera, ospitava ambienti residenziali – tra cui una sala da banchetto pavimentata con un raffinato cocciopesto e tessere musive – e spazi destinati alla trasformazione e allo stoccaggio delle derrate alimentari. In particolare , si segnala l’impianto di produzione vinicola, il primo rinvenuto nel Piemonte meridionale, tra i meglio conservati in tutta l’Italia settentrionale. Il complesso contava anche una mansio, adibita al ricetto di viaggiatori e mercanti in transito sulla via delle Gallie, e numerosi annessi, edifici sorti intorno al corpo di fabbrica centrale su cui ultimamente si stanno concentrando le indagini.
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L’apertura eccezionale del sito e le visite esclusive accompagnate dagli archeologi sono organizzate dalla Delegazione FAI di Cuneo con il Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino e il Comune di Costigliole Saluzzo. Accompagnati dai membri della missione archeologica, diretta dai professori Diego Elia e Valeria Meirano del Dipartimento di Studi Storici, i partecipanti avranno modo di vivere un’esperienza unica: visitare il sito durante la campagna di scavo e provare l’emozione di assistere, in prima persona, al lavoro di archeologi e restauratori. Un’occasione irripetibile per scoprire, dal vivo, una pagina di storia che emerge dal terreno.
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Sarà gradito un contributo libero devoluto al Fondo Ambiente Italiano, per assicurare continuità alle attività di valorizzazione e tutela del patrimonio artistico e naturalistico italiano e, per chi lo vorrà, sarà possibile iscriversi alla Fondazione in loco, rivolgendosi ai volontari presenti al banco informazioni. La prenotazione è obbligatoria contattando la Delegazione FAI Cuneo: 351.5556443. Il luogo visitato è un cantiere di lavoro, con percorso sconnesso in alcune parti, pertanto si richiede un abbigliamento informale con calzature da escursionismo. Per gli stessi motivi la visita non è indicata a persone con difficoltà di deambulazione e/o portatori di handicap. E’ previsto un massimo di 50 visitatori per gruppo. Durante la visita sarà vietato effettuare riprese audio, foto o video.