Autovelox invisibile, scoppia il caso: decine di multe in provincia di Asti

Autovelox ostili ai cittadini

Autovelox ostili ai cittadini - Ansa - Piemontetopnews.it

Prosegue l’interminabile battaglia legale tra gli automobilisti e gli autovelox. Ad Asti si è verificato un vero e proprio record di multe

Il dibattito e le polemiche legate all’utilizzo degli autovelox, tra la necessità di garantire la sicurezza stradale e il sospetto di una mera “caccia alle multe”, si è riacceso con forza in provincia di Asti.

Qui è scoppiato un vero e proprio caso che riguarda un cosiddetto ‘autovelox invisibile’ a causa del quale migliaia di automobilisti sono stati letteralmente travolti da una valanga di multe per eccesso di velocità.

Com’è noto però numerose sentenze dei tribunali ordinari e amministrativi hanno stabilito che gli autovelox devono essere ben visibili a tutti e che se ciò non accade gli automobilisti hanno il diritto di non pagare le multe.

Negli ultimi giorni un esempio in particolare ha scatenato la rabbia dei cittadini di Asti: un singolo automobilista si è trovato a dover affrontare un debito di 28mila euro, frutto delle multe accumulate.

La battaglia contro gli autovelox prosegue

Il fulcro della controversia non è tanto l’ipotetica invisibilità fisica del dispositivo, quanto la presunta mancanza di adeguata segnalazione della sua presenza. Le norme italiane, infatti, prevedono che le postazioni autovelox, soprattutto quelle mobili, debbano essere presegnalate in modo chiaro e con congruo anticipo, in modo da consentire agli automobilisti di adeguare la velocità.

Tuttavia nella provincia di Asti diversi dispositivi sarebbero stati posizionati in punti non sufficientemente visibili o con cartelli di avviso ritenuti insufficienti o addirittura assenti, trasformando la prevenzione in una trappola. Le vittime di questa situazione sono automobilisti che, ignari della presenza del controllo elettronico, si sono visti recapitare a casa decine se non centinaia di verbali per eccesso di velocità commessi sullo stesso tratto di strada nell’arco di settimane o mesi.

Asti polemizza con gli autovelox
Asti polemizza con gli autovelox – Ansa – Piemontetopnews.it

Una controversia infinita

Il caso del cittadino con un debito di 28mila euro è la punta dell’iceberg di un fenomeno che ha generato un’ondata di indignazione e la mobilitazione di associazioni di consumatori e studi legali. Questi ultimi contestano la legittimità delle sanzioni facendo leva proprio sulla direttiva del Ministero dell’Interno che impone la perfetta visibilità delle postazioni di controllo della velocità e una distanza adeguata tra il segnale di preavviso e l’autovelox stesso.

Già diversi giudici di pace hanno annullato multe emesse in queste condizioni, dando ragione ai ricorrenti e alimentando la speranza di chi si sente vittima di un sistema più orientato a “fare cassa” che a prevenire gli incidenti. La vicenda di Asti riapre la discussione sulla trasparenza e la finalità degli autovelox. La sicurezza stradale è un obiettivo primario, ma deve essere perseguito attraverso la prevenzione chiara e non con “imboscate” che generano solo frustrazione e un senso di ingiustizia tra i cittadini.