Piemonte e CAI insieme per la montagna: firmato il protocollo fino al 2030

Accordo raggiunto tra la Regione Piemonte e il CAI - Wikicommons - Piemontetopnews.it
È stato siglato un accordo molto importante tra il Club Alpino Italiano e la Regione Piemonte. Ecco i dettagli dell’intesa firmata fino al 2030
Un impegno a lungo termine per il rilancio e la tutela del patrimonio alpino: la Regione Piemonte e il Club Alpino Italiano (CAI) hanno siglato un nuovo e cruciale protocollo d’intesa che guiderà le loro azioni congiunte fino al 2030.
La firma con relativo annuncio ufficiale hanno avuto luogo qualche giorno fa è avvenuta oggi nel piccolo ma significativo Comune di Macugnaga, in una cornice simbolica di grande rilevanza durante i lavori della quarta Conferenza europea sui sentieri e cammini.
L’accordo mira a rafforzare, sviluppare e valorizzare tutte le attività che si svolgono nell’ambiente naturale, posizionando la montagna piemontese non solo come meta turistica, ma come un vero e proprio laboratorio di sostenibilità e presidio territoriale.
Il focus principale del protocollo è il potenziamento e la manutenzione della rete sentieristica. Il Piemonte vanta migliaia di chilometri di percorsi che attraversano parchi naturali, valli storiche e alte vette.
Potenziamento della rete escursionistica
L’intesa stabilisce una collaborazione stretta per garantire che questi cammini siano non solo sicuri, ma anche adeguatamente segnalati e manutenuti. Il CAI, con la sua esperienza decennale nel trekking e nell’alpinismo, sarà il partner tecnico fondamentale per la mappatura, la pulizia e la cartografia digitale dei sentieri. Questo impegno è vitale per lo sviluppo del turismo escursionistico, un segmento in forte crescita che genera flussi economici preziosi per i piccoli comuni montani.
Il protocollo va ben oltre il mero aspetto fisico dei sentieri. Tra gli obiettivi più ambiziosi rientrano lo sviluppo sostenibile del territorio alpino e la formazione. La collaborazione tra Regione e CAI intende promuovere progetti educativi e campagne di sensibilizzazione sui temi della sicurezza in montagna, del rispetto ambientale e della conoscenza delle tradizioni locali.
Sviluppo sostenibile e formazione
Il nuovo protocollo firmato dall’assessore allo Sviluppo e Promozione della Montagna Marco Gallo, dall’assessore ai Fondi di Sviluppo e Coesione Gian Luca Vignale e dal presidente del CAI Antonio Montani, individua sette aree di intervento.
Tra queste ci sono il ripristino e la messa in sicurezza della rete escursionistica e delle infrastrutture montane, l’aggiornamento dei percorsi, delle vie ferrate e dei siti di arrampicata oltre alla manutenzione della segnaletica e delle strutture della Grande traversata delle Alpi (Gta) e del Sentiero Italia CAI. Infine spazio alla formazione degli operatori e dei volontari, alla promozione della sicurezza e dell’uso di strumenti digitali come GeoResQ e alla creazione di una piattaforma unica di prenotazione digitale dei rifugi,