Ultim’ora: è “schiattato” il colosso italiano | Volevano fare i rivali della FIAT: ora chiudono le serrande

Fiat - fonte_Ansa - piemontetopnews.it

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Il colosso italiano ormai non riesce più a fare fronte alla concorrenza, volevano essere i rivali della Fiat e ora chiudono definitivamente i battenti. 

Un nome veramente molto prestigioso della meccanica italiana si appresta a fermare la produzione, dopo un periodo in cui una crisi profonda lo ha colpito. Un’azienda che fino a qualche anno fa era considerata come il vero e proprio avversario della Fiat, in grado di portare la sua produzione anche molto lontano dall’Italia.

Ma sappiamo bene che il mondo dei motori non gode di buona salute negli ultimi anni e qualcuno ne fa le spese in termini di produzione e di bisogno di trovare una nuova organizzazione.

Gli operai sono ormai pronti a lasciare lo stabilimento, gli impianti verranno spenti, per qualcosa che non sarà un duro colpo solo per l’azienda stessa, ma per tutto il mondo della meccanica.

Non solo una realtà nazionale, ma un’azienda in grado di fornire gruppi internazionali e fornitori strategici. Ovviamente a tutto questo, non sono mancare le reazioni dei sindacati, che hanno dovuto raccogliere le proteste degli operai e delle amministrazioni locali che chiedono di convocare velocemente un tavolo per le trattative. Ma intanto, il panorama economico sembra non dare alcun scampo.

La Fiat perde il suo storico concorrente

L’azienda di cui si sta parlando è nata ormai qualche decennio fa e operava come spin-off specializzato nella produzione di impianti auto e componentistica di alta gamma. Le prime pagine erano state da lei conquistate grazie a una crescita molto rapida e quelli che sono contratti milionari, con i grandi marchi automobilistici. In pochi anni il nome dell’azienda era diventato sinonimo di: innovazione, tecnologia e non da ultimo orgoglio industriale italiano. Insomma, questo è stato ciò che l’ha resa la vera concorrente di Fiat, in grado di dare nuova linfa al made in Italy. 

Purtroppo gli investimenti non sono stati sufficienti, proprio come non lo è stata una rete capillare di filiali e l’azienda ha finito per mostrare quelle che sono le sue prime crepe, con: consegne ritardate, margini che sono stati erosi dallo sprint sulle materie prime, i costi di produzione sempre più alti. Insomma, ciò che sta mettendo a dura prova veramente tutti.

Magneti Marelli - fonte_Ansa - piemontetopnews.it
Magneti Marelli – fonte_Ansa – piemontetopnews.it

Un fallimento che crea una crepa nel mondo motoristico

Un fallimento rispetto all’ottima luce sotto cui era nata quest’azienda. Il colosso Marelli, infatti, ha avviato una “soluzione concordata di ristrutturazione del debito con la supervisione del tribunale americano”. Sotto la luce della ribalta lo storico produttore italiano nato dalla fusione tra Magneti Marelli e altri marchi, considerato eccellenza italiana, è costretto a cedere alla crisi.

La decisione di fermare la produzione toccherà anche: industrie di pneumatici, officine, servizi logistici, aziende di trasporti. Migliaia i lavoratori che rischiano il posto di lavoro e i sindacati chiedono lo stato di crisi e la convocazione delle istituzioni locali, le quali promettono di attivare corsi formativi, fondi per la digitalizzazione e incentivi alle aziende che intendono rilevare gli impianti.