La squadra mobile di Cuneo: l’operazione “Me òm” porta all’arresto di 5 persone per furti

Brillante operazione di polizia

Brillante operazione di polizia - Ansa - Piemontetopnews.it

Una brillante operazione di polizia nel Cuneese ha portato all’arresto di alcune persone accusate di compiere dei furti negli appartamenti

Un’importante operazione condotta dalla Squadra Mobile di Cuneo, denominata “Me Òm”, ha portato a un significativo successo nella lotta contro una presunta banda di ladri di appartamento presenti sul territorio.

Le indagini, protrattesi per mesi e portate avanti dalle forze dell’ordine con particolare attenzione e cura dei dettagli, sono culminate nell’arresto di cinque persone, ritenute responsabili di una serie di furti.

Si tratta di crimini commessi all’interno delle case di alcuni cittadini, uno scenario per ovvie ragioni aveva generato allarme e preoccupazione tra gli stessi cuneesi e tutti gli esercenti della provincia.

L’operazione “Me Òm”, il cui significato probabilmente legato a un gergo o a un’espressione dialettale intercettata resta per ora avvolto nel riserbo investigativo, ha permesso di smantellare un sodalizio criminale.

I ladri agivano quasi indisturbati

I ladri agivano attraverso un modus operandi che li portava ad introdursi in abitazioni private spesso in orari notturni o in assenza dei proprietari. Le vittime, numerose, avevano segnalato non solo la perdita di beni di valore, ma anche un profondo senso di insicurezza.

I criminali utilizzavano metodi e strategie molto efficaci come la detenzione di targhe contraffatte, le intestazioni fittizie di autovetture e l’individuazione di supporti logistici dove custodire la vasta refurtiva, costituita da preziosi, orologi, denaro contante e argenti.

Sgominata banda di ladri di appartamenti
Sgominata banda di ladri di appartamenti – Ansa – Piemontetopnews.it

I cuneesi possono dormire sonni tranquilli

La Squadra Mobile ha utilizzato un mix di tecniche investigative tradizionali e moderne: appostamenti e pedinamenti discreti si sono affiancati all’analisi di tabulati telefonici, intercettazioni ambientali e alla visione di ore di filmati provenienti da sistemi di videosorveglianza pubblici e privati. Questo intenso lavoro di intelligence ha consentito di ricostruire i movimenti del gruppo, identificare i ruoli di ciascun membro e raccogliere prove inconfutabili della loro attività illecita.

I cinque arrestati, la cui identità e provenienza non sono state completamente rese note per ragioni investigative, sono accusati a vario titolo di furto aggravato e associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio. Al momento degli arresti, sono stati effettuati anche perquisizioni domiciliari che hanno permesso di recuperare parte della refurtiva e sequestrare strumenti utilizzati per lo scasso e le effrazioni. L’operazione è stata un grande successo, senza alcun dubbio.