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Sindone, dubbi sull’affidabilità dei risultati di 30 anni fa che la ritennero un falso

Turin's cardinal Giovanni Saldarini (2nd L) blesses the Shroud before it is put on display in Turin's cathedral April 18. The Turin Shroud, an ancient linen sheet revered by some Christians as the burial cloth that wrapped Christ's body after his crucifixion, goes on display, enclosed in a glass case filled with inert gas, to the public that will be allowed in from April 19 until June 13. This is only the fourth time this century the Shroud had gone on show to the public. It will next be put on display in 2000, to mark the Roman Catholic Church's Holy Year.

TORINO. Trent’anni fa grazie alla tecnica del radiocarbonio, la datazione della Sindone custdita in Duomo a Torino, venne fatta risalire al Medioevo.  Oggi, però, emergono nuovi dubbi sull’affidabilità di quel risultato, secondo il quale il lenzuolo che porta impressa l’immagine del corpo di un uomo flagellato e crocifisso come Gesù sarebbe in realtà un tessuto risalente all’epoca XV secolo. Delle nuove ipotesi, si parlerà all’incontro annuale del comitato scientifico del Centro Internazionale di Sindonologia, in programma domani,  sabato 5 e  domenica 6 a Chambéry, in Savoia, con medici, fisici, chimici, storici e biologi internazionali. Tra questi Paolo Di Lazzaro, dirigente di ricerca dell’Enea di Frascati, che nel suo intervento ricorderà come «il calcolo che trasforma il numero di atomi C-14 nell’età di un tessuto» presenti «maggiori incertezze rispetto ad altri campioni solidi (ossa, manufatti, etc.) a causa della maggiore permeabilità del campione tessile agli agenti esterni (digestione batterica, muffe, sporcizia)».

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