«Nel 2017 abbiamo raggiunto un grandissimo risultato: oltre 600mila volontari in tutta Italia con ben quattromila località pulite in 1.600 comuni. Sono state realizzate numerose attività tra i nostri circoli locali e le associazioni che si occupano di migranti, comunità straniere, richiedenti asilo politico, detenuti, disabilità, salute mentale, discriminazione basata sull’orientamento sessuale, insieme a scolaresche, gruppi scout e non solo. Anche quest’anno puntiamo a mettere insieme chi vuole salvare l’ambiente, le città e le periferie dai rifiuti e dal degrado e chi cerca di ricostruire ogni giorno relazioni di comunità e dialogo», ha spiegato nel suo discorso di apertura all’evento Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente.
L’edizione 2018 e la sua campagna Puliamo la Dora in Valle di Susa si concentrerà, per i tre giorni da oggi (venerdì 28) a domenica 30, sulla pulizia degli 80 chilometri della zona tra Bardonecchia e Casellette, coinvolgendo 1400 studenti di ogni ordine e grado che, dalle ore 9 alle 12, parteciperanno alla pulizia nelle zone urbane e non dei comuni di Almese, Avigliana, Borgone, Bruzolo, Caprie, Caselette, Chiusa San Michele, Condove, San Giorio, Sant’Ambrogio, Susa, Vaie e Villarfocchiardo, Bardonecchia e Oulx.
Dopo la mattinata, in chiusura dell’evento, il lago piccolo di Avigliana ospiterà la festa “Puliamo il mondo”, momento di discussione e riepilogo cui parteciperanno importanti esperti e personalità del territorio, tra cui Fabrizio Bo, presidente del circolo Legambiente di Alpignano, il Presidente del Parco Alpi Cozie Stefano Daverio, Andrea Archinà, Sindaco di Avigliana, e Marco Marocco, Vicesindaco di Torino Città Metropolitana.
«Sarà un Puliamo il Mondo ancora una volta nel segno della solidarietà e della convivenza, contro rifiuti e degrado. Un’occasione per denunciare le situazioni ambientali e sociali che rendono fragili i nostri territori e per ribadire che, se lo vogliamo, un mondo diverso è possibile – dichiara Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta-. Pulire tutti insieme un pezzetto di strada o parco è, anche e soprattutto, un modo per sottolineare l’urgenza di una convivenza diversa, lungimirante e non violenta, con le persone che scappano da guerre, povertà e dagli effetti dei cambiamenti climatici sui loro territori. Per promuovere una nuova idea di cittadinanza fatta di partecipazione e cura del bene comune».