DOMODOSSOLA. Esiste una bella storia di un luogo oggi dedicato ai bambini. Facendo un immaginario viaggio nel tempo, tra il 1953 e il 1960, a Domodossola arrivano molti emigranti, soprattutto dal Sud Italia. La maggioranza parte dalla Svizzera, dove si trova lavoro, ma è vietato, per legge, portare con sé la propria famiglia. La separazione per queste persone è molto dolorosa, anche perché spesso non sanno a chi affidare i propri figli. I frati Cappuccini, allora, cercano un modo per ospitare bambini e ragazzi costretti a rimanere lontano dalla famiglia. La prima soluzione è una casa a Gravegna, concessa però per poco tempo; in seguito nasce la “Casa del Fanciullo” che accoglie i figli degli emigranti.
E le carrozze arrivano. Una carovana gioiosa parte da Domodossola nel 1960 lungo le strade della Valle Antigorio tra lo stupore degli abitanti, la tenacia degli operai, la supervisione dei tecnici e la speranza dei numerosi bambini che qui potranno trascorrere serenamente le loro vacanze, alloggiando nelle vecchie carrozze del treno adeguatamente equipaggiate.
Altro che gli incidenti sulle strade, l'Italia vede il Pronto Soccorso riempirsi per via del…
La corsa ai regali per molti italiani è già iniziata nel segno della caccia al…
In Piemonte cresce la preoccupazione per una nuova epidemia: 794 casi accertati. Le autorità sono…
Altro che italiani popolo di sportivi: ci vogliono tutti campioni del mondo del divano, altrimenti…
Quante volte ci siamo detti che "tanto non capita mai a me" prima di cedere…
Se il tuo desiderio è un impiego stabile e con un impatto sociale concreto, questa…