TORINO. È qualcosa che si respira in tutto il mondo, anche se cambia da luogo a luogo. Si tratta del profumo, che risale ai secoli prima della nascita di Cristo, quando l’arte di miscelare gli aromi provenienti dal Medio Oriente conquista l’Occidente, Grecia e a Roma, attraverso battaglie, come quelle di Alessandro Magno.
Nei secoli il profumo entra nelle corti, e si espande, passando anche dall’Italia e arrivando fino in Piemonte, dove, da qualche anno, esiste il Muses, Accademia Europea delle Essenze, un polo museale tecno-sensoriale che, riscoprendo la tradizione delle erbe aromatiche di questa regione, offre un’esperienza verso i saperi dell’arte profumiera, le essenze e i sapori dei territori all’interno di Palazzo Taffini a Savigliano, in provincia di Cuneo. Questa fu la sede di rappresentanza e accoglienza dei duchi di Savoia, in un secolo caratterizzato anche da reggenze femminili, quali Maria Cristina di Francia e Maria Giovanna Battista di Nemours.
Dalla civiltà islamica al Rinascimento la distillazione del profumo migliora, e in Europa la moda irrompe nelle corti italiane, dove venivano profumati gli accessori di vestiario, specialmente in pelle, e s’indossavno piccole boccette di profumi con montature in oro e pietere preziose. Dal Seicento, poi, la Francia conquista il primato riguardo la produzione dei profumi, immettendo sul mercato fragranze floreali, disposte in flaconi di vetro, o porcellana, e diffuse negli ambienti per mezzo di pot-pourri e bruciaprofumi.
Attualmente la profumeria artistica a Torino vanta il nome di Diletta Tonatto, creativa della prestigiosa Maison Tonatto Profumi, che ha sede presso la Galleria Olfattiva Tonatto in via della Rocca 14/c: 18 anni di eccellenza nella profumeria, 26 fragranze esclusive, 46 paesi profumati. Qui sarà possibile vivere il laboratorio olfattivo “Profumatissima” i prossimi 10 e 24 novembre, e 1° dicembre alle ore 11 su prenotazione, telefonando allo 011.861080.