TORINO. I torinesi acquistano e mangiano più pesce rispetto ad alcuni anni fa: «E non solo più il venerdì come una volta, ma lungo l’intera settimana», afferma una nota della Coldiretti. Pare proprio che negli ultimi 15 anni lo smercio di pesce, molluschi e crostacei sia cresciuto di quasi il 30%.
«A Torino il mercato ittico ha i pesci più freschi d’Italia – sottolinea Fabrizio Galliati, presidente di Coldiretti Torino -, e, nel 2017, secondo un’indagine della Camera di Commercio, le famiglie torinesi per il pesce hanno speso il 5,4% della spesa alimentare. Un incremento rimasto costante negli ultimi cinque anni, che ci sta riportando ai valori pre-crisi».
Michele Mellano, direttore di Coldiretti Torino, è del parere che: «Oggi i consumatori s’informano molto più di una volta. Inoltre, chi lo desidera può anche rivolgersi alle esperienze di filiera corta per la vendita diretta del pescato che Coldiretti Impresapesca ha avviato presso la rete di Campagna Amica».
Attualmente si è arrivati a un consumo procapite di 25 chili di pesce, tra tonno rosso e pangasio in particolare, rispetto a dieci anni fa, quando la scelta si limitava all’orata e al branzino.
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