Angelo Cappellazzo (il quarto da sinistra tra gli accosciati) con la maglia del Legnano
VENARIA. Era un ex calciatore cresciuto nel vivaio del Torino, Angelo Cappellazzo, di 73 anni, di Venaria Reale, l’uomo morto ieri sera a Brandizzo (To) per un malore durante una partita di calcetto con gli amici. L’anziano sportivo si era seduto in panchina all’interno del palazzetto dello sport in via Malonetto a Brandizzo, dopo aver disputato qualche minuto in campo. L’uomo si è accasciato al suolo e inutili si sono rivelati i tentativi di rianimarlo degli amici anche con l’utilizzo del defibrillatore,
secondo le indicazioni del medico di centrale del 118. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri della compagnia di Chivasso per gli accertamenti di rito.
Angelo era un “ragazzo del Filadelfia”. Cresciuto nel settore giovanile granata, esordì a vent’anni in serie A con il Torino il 3 settembre del 1965 quando in panchina c’era Nereo Rocco e il presidente era Orfeo Pianelli, l’ultimo ad aver regalato alle casacche granata uno scudetto. Per Angelo, uno dei giovani del vivaio del Toro, una generazione cresciuta all’ombra del mito di Valentino Mazzola e del drammatico ricordo di Superga, fu come toccare il cielo con un dito. In seguito militò nel Fiorenzuola, nel Legnano e nell’Omegna.
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