Il dato è stato reso noto nel corso di una commissione consiliare durante la quale i tecnici dell’assessorato ai Trasporti hanno spiegato che per quanto riguarda il capoluogo piemontese non si rilevano pericoli di stabilità dei manufatti ma è necessario un monitoraggio approfondito, non solo visivo, di quelle strutture in cemento armato, realizzate ai primi del Novecento, tra cui diversi ponti cittadini, progettate per livelli di carico di molto inferiori agli attuali.
Il dossier indica 13 opere, con priorità da 1 a 3 a cominciare dal sottopasso del Lingotto per il quale sono stimati interventi per 10 milioni. A questo si aggiunge la richiesta di finanziamenti per indagini, monitoraggio e manutenzione di tutti i manufatti e per interventi di adeguamento normativo. Nell’elenco rientrano poi, fra le priorità, la sostituzione dei binari tramviari sull’asse di via Po e interventi sulla tramvia Sassi-Superga (in foto). Fra le opere vengono indicate le passerelle di strada Tetti Bertoglio, del Bit e del Cto, il cavalcaferrovia di corso Bramante, il sottopasso dei giardini reali, il ponte Rossini. Come interventi generali vengono richiesti fondi per la verifica sismica dei manufatti e per impianti di sicurezza dei sottopassi cittadini.
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