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Soccorso alpino, record di interventi nel 2017: gestite oltre 1.800 chiamate

TORINO. Per il CNSAS Piemonte (Soccorso Alpino e Speleologico) il bilancio delle attività svolte nel corso dell’anno 2017 è particolarmente significativo poiché segna un netto aumento statistico del lavoro di operatori e tecnici nel prestare soccorso su terreno impervio. Secondo i dati raccolti dalla Centrale Operativa del CNSAS Piemonte (operante a Grugliasco e a cui vengono attribuiti tutti gli interventi di soccorso provenienti dalle aree montane e impervie della regione), il 2017 è stato l’anno in assoluto con il maggior numero di chiamate gestite: 1806. Il risultato conferma il trend in atto ormai da una decina di anni che vede un incremento costante del 10% annuo (con l’eccezione del 2016) del lavoro degli operatori di centrale. Probabilmente il dato conferma una sempre più radicata propensione nei frequentatori della montagna a rivolgersi ai numeri di emergenza in caso di bisogno e una sempre maggiore copertura della rete telefonica mobile nelle zone montane piemontesi.

Nel 2017 si registra pertanto il record di interventi effettuati dalle squadre del CNSAS Piemonte (1.173) e di persone soccorse (1.449). Un’ulteriore spiegazione dei numeri è legata all’andamento meteorologico dell’anno. Il 2017 è stato caratterizzato da condizioni climatiche favorevoli alla frequentazione della montagna da cui deriva un aumento statistico delle persone infortunate. È anche importante segnalare la crescita degli interventi andati a buon fine. In effetti, grazie al miglioramento delle tecnologie cartografiche e agli strumenti di localizzazione tramite rete GPS, un numero sempre maggiore di interventi viene risolto telefonicamente dagli operatori senza l’invio dell’elicottero o delle squadre a terra consentendo di non disperdere forze e mezzi e comportando un notevole risparmio di risorse pubbliche.

Relativamente ai codici di gravità delle persone soccorse nel 2017 dal CNSAS Piemonte, è stata registrata una lieve diminuzione degli illesi a fronte di un aumento di tutte le altre categorie. In particolare il numero dei deceduti è aumentato dai 71 del 2016 agli 86 del 2017. E’ anche interessante segnalare che 88% delle persone soccorse ha richiesto un intervento di soccorso mentre effettuava attività ricreative contro il 7% di residenti in montagna e il 5% di infortunati durante attività lavorative. Il 76% erano maschi contro un 24% di femmine. Da sottolineare ancora come la stragrande maggioranza di coloro che sono stati soccorsi non era socio del Club Alpino Italiano (92,6%). I periodi di maggior lavoro per i tecnici del CNSAS Piemonte sono le vacanze estive e natalizie e i fine settimana quando un maggior numero di persone frequenta le montagne.

 

Redazione

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