Poco più della metà (50,3%) sono coloro che risparmiano con una “precisa intenzione”. La prerogativa del risparmiatore piemontese è di accantonare i capitali per fronteggiare eventi imprevisti (50,5%) e per la pensione (21%, contro 11,5% del 2017). Secondo l’indagine del 2017, la quota di reddito destinata al risparmio era pari all’11,9% del reddito annuo, mentre nell’ultimo anno questa risulta aumentata, infatti il risparmiatore piemontese mette da parte il 12,3%. Il 94,5% del campione piemontese dichiara di essere stato completamente indipendente dal punto di vista finanziario lo scorso anno. Cresce, inoltre, la percentuale di coloro che ritengono di avere un reddito adeguato al proprio sostentamento: si è passati dal 60,9% al 67,4% e si osserva un moderato ottimismo relativamente a quella che sarà la propria condizione reddituale in età pensionabile. Sono il 13,4% il numero di intervistati in Piemonte che hanno sottoscritto un fondo pensione, un piano integrativo pensionistico o comunque una forma assicurativa di tipo pensionistico, a fronte del 15,2% in Italia. E risulta leggermente in crescita la percentuale di coloro che scelgono di depositare i propri risparmi esclusivamente in banca (89,1% in Piemonte, contro il 79,1% in Italia).
Per quanto riguarda invece l’acquisto di immobili, si conferma un investimento soddisfacente per la quasi totalità delle famiglie piemontesi che hanno una casa di proprietà, un investimento sicuro ed un modo per lasciare ai propri figli un’eredità.
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