TORINO. Sono almeno 10 mila i giovani e giovanissimi che stamane sono scesi in piazza a Torino per Friday for Future, lo sciopero per il clima che si sta svolgendo in tutto il mondo. Ad aprire il corteo lo striscione di Friday is Future con la scritta “Cambiamo il sistema non il clima”.
“Questo corteo non è una passeggiata la nostra voce dev’essere ascoltata”, è lo slogan scandito dai manifestanti alla partenza del corteo. “Se siamo qui oggi – sostengono i numerosi partecipanti – è perché vogliamo un futuro. Dobbiamo essere fieri di far sentire la nostra voce. Non stanchiamoci continuiamo a credere. Oggi perdere un giorno di scuola non vuol dire niente perché significa non perdere il futuro”.
I giovani che sfilano per le vie di Torino mostrano i loro striscioni e cartelloni con su scritto “You can’t drink oil”, “Raise your voice not the sea level”, “Sono uno studente e proteggo l’ambiente”, “il clima viene prima”.
“Diecimila? Siamo più di trentamila”, sostegno ancora i partecipanti alla manifestazione.
In piazza, con tanti giovani, anche il climatologo Luca Mercalli: “E’ solo un inizio. Come ha detto Greta, non ci deve essere solo la protesta, ma una forte coerenza personale, cominciare da sé stessi. Poi ci deve essere la pressione verso società, economia e politica. Oggi possiamo solo limitare i danni non guarire la malattia. Siamo qui per evitare lo scenario peggiore”.
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