L’interessante volume di Piero Abrate racchiude la quintessenza dell’arte, della storia e delle unicità, anche enogastronomiche, delle due regioni del Nord Ovest della nostra “Meravigliosa Italia”
Fresco di stampa, agile, esaustivo, facile da leggere, bello a vedersi e soprattutto utile. La quintessenza dell’arte, della cultura, della storia del Piemonte, in un libro di 172 pagine, tutto a colori e farcito di suggestive fotografie, uscito dalla fluida penna di Piero Abrate, giornalista ed esperto di cultura del territorio, materiale e immateriale, declinata a 360 gradi.
Edito da Pedrini, per la collana Meravigliosa Italia, il volume “Piemonte – Valle d’Aosta” è molto di più di una guida turistica: è un concentrato di notizie, esposte con metodo ed efficacia, utile per trarne informazioni, spunti per gite fuoriporta, e rare spigolature sulla vasta regione che si estende ai piedi delle Alpi Marittine, Cozie, Graie e Retiche.
Abrate propone ai Lettori ben 15 itinerari che permettono di attraversare il Piemonte in lungo e in largo, dalle Langhe alla Val d’Ossola, dalle Valli cuneesi alle risaie vercellesi, senza trascurare, ovviamente, la Valle d’Aosta, che del Piemonte è territorio confinante e che con il Piemonte ha condiviso per lunghi anni la Storia del Ducato sabaudo e poi del Regno di Sardegna.
Dopo aver preso per mano e accompagnato il Lettore nella visita di musei, delle antiche chiese barocche e dei più aulici palazzi del capoluogo subalpino, tra strade, piazze, parchi e fontane, Abrate gli svela le bellezze della collina torinese e si fa mentore competente, efficace e intrigante nella visita delle residenze reali di Torino e dintorni.
Poi indirizza i Lettori verso le Montagne Olimpiche e le Valli di Lanzo. Li accompagna a Cuneo e nella sua provincia granda, dominata dal Monviso; poi nelle Langhe e nel Roero, facendo loro degustare gli incomparabili vini locali e i pregiati tartufi d’Alba; quindi li conduce nel Monferrato da Asti a Alessandria, e da Alessandria a Casale; gli fa scoprire il Chierese, passando per Chivasso e la collina che costeggia il Po. Poi il Canavese, il Biellese; Vercelli e le sue risaie; l’incantevole distretto dei Laghi del Varbano-Cusio-Ossola. Dulcis in fundo, Abrate li conduce in Val d’Aosta, perla delle Alpi, su cui svettano, maestosi, il Monte Bianco e il Monte Rosa, e dove si gustano paesaggi mozzafiato e gli l’incomparabili sapori della Fontina d’alpeggio e del lardo di Arnad, e l’insuperabile genepy d’erbe di montagna.
In tutto, quasi duecento località, senza dimenticare i più piccoli borghi, anche quelli più decentrati, che spesso conservano meraviglie nascoste e ci svelano storie segrete e avvincenti.
Per dirla con Ennio Pedrini, che ha redatto la Prefazione di quest’opera preziosa, la monografia di Piero Abrate ci fa “assaporare le emozioni di un territorio unico e colmo di storia e tradizioni”. E aggiungo: questo libro non può mancare nelle Librerie di ogni piemontese e di ogni valdostano autentico, perché è la sintesi di una cultura secolare di un territorio che non ha uguali nel mondo per ricchezza di valori, bellezze e tradizioni, che Abrate valorizza e promuove con la competenza e la professionalità del giornalista vissuto.
Sergio Donna
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