Piemonte 7° in Italia per incidenti stradali, ma è 12° rispetto alla popolazione residente

Alla guida preoccupano soprattutto le condizioni delle strade. Cresce la consapevolezza sull’uso del cellulare e sull’assunzione dell’alcol, ma c’è ancora chi ne giustifica l’uso

In Piemonte, secondo l’elaborazione del Centro Studi di AutoScout24 su base dati ACI-Istat, nel 2022 ci sono stati 10.148 incidenti stradali (+4% sul 2021), posizionando la regione al 7° posto in Italia. Ma se si confronta il dato con la popolazione, la regione è al 12° posto con 238,7 incidenti ogni 100 mila residenti. A livello provinciale, Torino è prima per numero di incidenti (5.294) mentre in relazione alla popolazione in testa c’è Novara (287,4 incidenti ogni 100 mila residenti). Seguono Alessandria (270,1), Verbano Cusio Ossola (241,5), Torino (240,1), Vercelli (235,1), Biella (229,4), Asti (205,8) e Cuneo (195,6).

Secondo l’ultima ricerca del Centro Studi di AutoScout24, il principale portale di annunci auto in Italia e in Europa, se da un lato il codice della strada è giudicato positivamente in termini di sicurezza da quasi sei utenti su dieci, dall’altro c’è ancora un problema culturale: il 14% del campione, infatti, continua a giustificare (in alcune occasioni) chi guida dopo aver assunto alcol, come ad esempio quando lo si “sopporta”, e il 12% chi usa il cellulare senza auricolare/vivavoce, come nel caso di una telefonata urgente. Nonostante questo, non è una bocciatura completa in quanto negli ultimi anni è cresciuta sensibilmente la consapevolezza su questi comportamenti, tanto che l’alcol e il cellulare sono ritenuti gli aspetti in assoluto più gravi.

Ma per ridurre gli incidenti, secondo gli utenti, non bisogna “lavorare” solo sui comportamenti errati, ma è fondamentale migliorare lo stato delle strade, giudicato negativamente da oltre metà degli intervistati. A causa delle cattive condizioni stradali, infatti, oltre un quarto del campione ha causato o subito nella sua vita almeno un incidente, anche lieve.

Cosa preoccupa principalmente gli utenti quando sono su strada? Sono proprio gli altri guidatori (per il 73%) e i pedoni (38%), ovvero tutto ciò che può avere a che fare con la distrazione di altre persone. Anche la presenza di buche si conferma una grande fonte di apprensione, indicata da oltre la metà del campione, ma per chi usa abitualmente la bici, sale la paura per i mezzi pesanti (per il 38%, contro una media del 15%). Al contrario, solo il 3% pensa che superare i limiti di velocità sia pericoloso, e infatti ben sette utenti su dieci dichiarano di eccedere a volte o spesso i limiti imposti a livello urbano o extra urbano.

Andando invece a indagare le motivazioni di chi ha provocato un incidente, si vede come la causa principale sia stata la distrazione alla guida (per il 64%), seguita da una mancata osservanza della segnaletica o delle norme di circolazione (18%).

Redazione

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