Il progetto ha riguardato 700 metri quadrati di blocco operatorio e 250 di ambulatori, con il trasferimento della Fivet al Valdese, dove le fecondazioni assistite passeranno da 300 a 600 l’anno. A partire da settembre sono previste novità come l’introduzione del parto con l’epidurale. Il tutto ha richiesto cinque mesi di lavoro, durante i quali non sono stati tagliati i servizi, grazie all’appoggio agli spazi di altri reparti.
«Abbiamo compiuto un passo fondamentale nella riorganizzazione del settore a Torino, che ci consente
Al Maria Vittoria ogni anno vengono assistite circa 1.300 future mamme. Un terzo delle gravidanze rientra nei casi a rischio, con una percentuale di tagli cesarei del 23,4 per cento, una delle più basse del Piemonte, ampiamente al di sotto della media nazionale.
Il punto nascita del Maria Vittoria, da molti anni importante riferimento per la gravidanza e per le patologie della sfera femminile, è stato fondato nel 1879 come primo ospedale italiano e cittadino per la madre e per il bambino, dedicato da Amedeo di Savoia, duca di Aosta, alla consorte Maria Vittoria Dal Pozzo della Cisterna, regina di Spagna e grande benefattrice.
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