TORINO. Nasce il Parco del Po piemontese: lo ha deciso il Consiglio regionale. Il nuovo soggetto sarà denominato “Parco naturale del Po piemontese” e vedrà confluire sotto un’unica gestione gli attuali parchi insistenti nei tratti del Po Torinese, Alessandrino e Vercellese, creando di fatto una gestione unica lungo il tratto subalpino del fiume più importante d’Italia. Sono state così recepite le istanze provenienti da molteplici amministrazioni comunali e locali che chiedevano l’istituzione di nuove aree o l’allargamento di quelle preesistenti, attraverso il cambio di denominazione o il passaggio allo status di riserva a quello di parco naturale.
Oltre al Parco del Po piemontese vengono istituiti i parchi naturali del Bosco della Partecipanza e delle Grange vercellesi e dell’Alta Val Borbera; le riserve naturali del Bosco del Merlino, delle Grotte di Aisone, degli Stagni di Balangero nell’Astigiano, delle Rocche di Antignano, del Rio Bragna, del Paludo e dei Rivi di Moasca.
Implementati i parchi del Monviso, del Marguareis, Gesso e Stura e le aree naturali protette prospicienti il Po dell’area torinese; subiscono una riduzione le riserve naturali di Paesana, Benevagienna e Rocchetta Tanaro mentre si trasforma l’area contigua della riserva naturale dei Laghi di Avigliana in zona naturale di salvaguardia.
La normativa introduce un’apposita cartellonistica informativa da disporre presso i principali punti di accesso, mentre nelle aree protette, vecchie e nuove, varranno una serie di vincoli, i principali dei quali saranno il divieto di caccia e le limitazioni edilizie.
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