Mille mascherine biocide donate da DiaStar ai piccoli del Regina Margherita

TORINO. Mille mascherine, tra “baby” e “young”, ai piccoli pazienti dell’Ospedale Infantile Regina Margherita, altre 500 di misura standard agli operatori che li curano: a donarle è la DiaStar di Grugliasco, azienda che ha riconvertito a tempo di record parte della produzione per far fronte all’emergenza Covid-19. Si tratta di dispositivi del tipo S1 biocida e idrorepellenti, particolarmente unici ed efficaci, perché realizzati in tessuto tecnico caricati di nanoparticelle d’argento che generano un’azione biocida e di una speciale membrana interna che permette una fondamentale azione impermeabile e idrorepellente.

La DiaStar ha preso la decisione di puntare su questo prodotto grazie all’esperienza maturata negli anni scorsi nella produzione di abbigliamento per uso odontoiatrico, che utilizzava questo tessuto di nuova generazione antibatterico, impermeabile, idrorepellente, termoregolante, anallergico e multiuso essendo lavabile a 40° e sterilizzabile in autoclave, caratteristica, quest’ultima, che è in grado di garantire totale sicurezza per operatori e pazienti oltre che un grande rispetto per l’ambiente.

“Faremo giungere le mascherine – spiegano dalla DiaStar – il 4 maggio, giorno in cui è previsto l’avvio della Fase 2 e in cui, immaginiamo, l’ospedale riprenderà un’attività quasi a pieno regime. Avendo molti di noi bambini in età molto giovane, inevitabilmente, ci siamo chiesti come sarà la ripresa per coloro che dovranno riprendere le cure o iniziarne di nuove e abbiamo deciso di donare tutta la prima produzione di mascherine create per i più piccoli ad una struttura di cui tutti noi che viviamo a Torino, come genitori, almeno una volta ne abbiamo avuto bisogno”.

Sono diverse le attività benefiche portate avanti dalla società grugliaschese dall’avvio della produzione di mascherine: ad inizio aprile aveva già donato le mascherine S1 a tutti e 4 mila gli abitanti di Givoletto (Torino), mentre per il 25 Aprile, insieme al CNA Torino, sono stati donati più di 100 camici chirurgici, anch’essi di nuova generazione, ad una RSA di Chiomonte che ne aveva grande necessità.

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