Migliorare la qualità dell’aria: la Regione approva 47 misure

TORINO. Nei giorni scorsi è stato approvato il documento strategico che guiderà le politiche future sulla qualità dell’aria. “Si tratta del frutto di un lavoro enorme che ha visto impegnato, non solamente l’assessorato all’Ambiente, ma tutte le strutture regionali coinvolte, più o meno direttamente, nelle problematiche inerenti la qualità dell’aria che respiriamo”, spiegato l’assessore regionale Alberto Valmaggia. Un documento che definisce gli obiettivi su cui in futuro dovranno convergere tutti i provvedimenti con un impatto sulla qualità dell’aria.

Langhe e Roero

L’obiettivo? Una drastica riduzione delle emissioni degli inquinanti, a partire da polveri sottili (Pm 10 e Pm 2,5) e biossido di azoto, attraverso tutti quei processi ecosostenibili che, a partire dall’uso di concimi organici in zootecnia per abbattere le emissioni di ammoniaca e allo stoccaggio dell’energia negli invasi alpini, puntano ad vasto processo di “riqualificazione energetica” del nostro settore agricolo attraverso una “politica ambientale forte e coordinata di contrasto ai cambiamenti climatici”.

Il nuovo Piano Regionale di Qualità dell’Aria (PRQA) ha una struttura ben precisa: partendo dall’analisi dello stato della qualità dell’aria e da un attento studio e ricerca delle fonti emissive di sostanze nocive, il Piano valuterà le concentrazioni degli agenti inquinanti nelle porzioni di territorio soggette al superamento dei limiti. Sono state poi definite 47 misure di intervento, relative ad ambiti diversi e tutte finalizzate al miglioramento dell’ambiente: 22 in materia di trasporti, 9 in ambito di energia, 5 per l’industria, 5 per l’agricoltura, 2 relative alla riqualificazione urbana e 4 concernenti la comunicazione.

“Già da tempo, la Giunta ha adottato provvedimenti che rispondono ai principi del Piano, quali ad esempio le delibere di attuazione dell’accordo tra le Regioni dell’area padana e il Ministero dell’Ambiente. Da oggi il Piemonte si è dotato di uno strumento in grado di guidare, in modo omogeneo, la politica regionale di contrasto alle emissioni nocive in atmosfera e ai cambiamenti climatici in atto”, conclude l’assessore all’Ambiente della Regione

Alberto Valmaggia, assessore all’Ambiente della Regione

Sensibilizzare i cittadini sullo stato dell’aria e istruire i più piccoli sul grandi temi dei cambiamenti climatici: il Piano, oltre alla riqualificazione del territorio e dell’industria, punta alla creazione di un percorso omnicomprensivo per il miglioramento della Regione in tutti i suoi aspetti, dalla promozione degli edifici ad alto impatto ambientale fino al miglioramento del verde urbano attraverso piantumazioni progettate e pianificate.

Nato da un percorso avviato nel 2015 dalla Giunta, prima di essere adottato, il PRQA è passato al vaglio della procedura di valutazione ambientale strategica (Vas), con lo scopo di definire la reale portata dell’impatto che il provvedimento avrà sull’ambiente e il suo rispetto dalle attuali normative europee.

Agricoltura

  • Sostegno agli investimenti e all’adozione di tecniche agronomiche per la riduzione delle emissione di ammoniaca tramite politiche di cofinanziamento.
  • Sostegno tramite finanziamento all’utilizzo di concimi organici in sostituzione di quelli minerali
  • Riduzione delle emissioni di ammoniaca in atmosfera da zootecnia, tramite allontanamento rapido delle deiezioni animali, utilizzo di coperture sulle strutture di stoccaggio e immediata incorporazione al terreno dei reflui a seguito dello spandimento
  • Limitazione della combustione dei residui colturali in campo

Energia e industria

Un sistema ottimizzato di teleriscaldamento
  • Stoccaggio dell’energia negli invasi alpini, incrementando l’utilizzo di sistemi di pompaggio/generazione esistenti per costituire bacini di accumulo in condizioni di domanda scarsa
  • Efficientamento energetico degli edifici, tramite la riqualificazione energetica degli involucri (sia pubblici che privati) e degli impianti di riscaldamento, la promozione delle fonti rinnovabili nell’edilizia e la regolamentazione dell’uso delle biomasse
  • Sviluppo di una rete di teleriscaldamento efficiente
  • Informazione e formazione sul risparmio energetico, tramite la diffusione di materiale divulgativo e la partecipazione dei cittadini, tecnici e installatori a corsi ed eventi formativi
  • Efficientamento energetico dei processi produttivi industriali e limitazioni delle emissioni in atmosfera

Trasporti

  • Realizzazione di una logistica in ambito urbano che veda la creazione di piattaforme e centri di distribuzione dove far confluire merci, e organizzando lo smistamento con mezzi a basso impatto ambientale
  • Potenziamento del Servizio ferroviario metropolitano, completamento della Linea 1 della metropolitana e realizzazione della Linea 2 della metropolitana
  • Elettrificazione delle linee ferroviarie ancora carenti
  • Rinnovo di circa 3mila mezzi maggiormente inquinanti del trasporto pubblico locale.
  • Promozione della mobilità elettrica e del car-sharing
  • Incentivazione all’acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico locale e incentivi economici, con l’associazione di servizi aggiuntivi
  • Promozione della mobilità ciclistica
  • Obbligo di realizzazione del Piano urbano per la Mobilità sostenibile per tutti gli enti di area vasta e gli agglomerati urbani sopra i 100 mila abitanti
  • Rimodulazione tariffaria dei parcheggi in modo da favorire la sosta nelle aree di interscambio
  • Limitazioni della circolazione in ambito urbano dei veicoli maggiormente inquinanti

Riqualificazione urbana

  • Promozione della sostituzione degli edifici ad alto impatto ambientale con edifici a zero emissioni (Zeb e incentivi in termini di costo di costruzione e di oneri di urbanizzazione per gli interventi di incremento premiale di volumetria)
  • Miglioramento del verde urbano mediante piantumazioni progettate e pianificate

Comunicazione

  • Informazione sullo stato della qualità dell’aria e sui rischi per la salute, anche tramite campagne di sensibilizzazione
  • Attivazione di progetti formativi e di buone pratiche per la cittadinanza attraverso le scuole, il mondo del lavoro e il terzo settore
  • Promozione della partecipazione attiva dei cittadini e la creazione di canali di confronto e di discussione sul tema della qualità dell’aria
Redazione

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