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L’uomo di Neanderthal e rari reperti archeologici piemontesi in mostra a Torino

TORINO. “Orme del passato”: è questo il titolo scelto per mostra inaugurata a Torino giovedì 20 settembre presso la Biblioteca “Umberto Eco” della Regione Piemonte. Sarà visitabile sino al prossimo 9 novembre. L’iniziativa, promossa dal Consiglio regionale del Piemonte, si propone di far conoscere ad un vasto pubblico alcune autentiche rarità custodite presso il Museo di Archeologia e Paleontologia di Borgosesia (Vc), inaugurato nel 2007, che costituisce una bella e peculiare realtà nell’ambito della divulgazione scientifica. È dedicato a Carlo Conti, scultore e ispettore onorario della Soprintendenza Archeologica del Piemonte, scomparso nel 1954.

Le ricerche di Conti, oggetto di numerose pubblicazioni scientifiche, costituiscono ancora oggi le basi per la conoscenza dell’archeologia valsesiana e piemontese, mentre al di fuori del territorio piemontese, si occupò della catalogazione e del rilievo di oltre quarantamila incisioni rupestri del Monte Bego (dipartimento delle Alpi Marittime, in Francia), delle quali realizzò calchi in gesso e ne effettuò i primi studi.

La mostra, con relativo catalogo, curata da Viviana Gili e Gabriele Luigi Francesco Berruti illustra la collezione paleontologica e preistorica del Museo, che comprende reperti fossili riferibili alla fauna pleistocenica: leoni delle caverne, pantere, linci, rinoceronti, uri e orsi delle caverne. C’è anche la collezione dei reperti archeologici che testimoniano invece la costante presenza umana nel territorio dal Paleolitico medio: strumenti litici, oggetti ceramici, corredi funebri, monete, vasi in pietra ollare e vari oggetti metallici.

Il Museo di Borgosesia – come è stato spiegato – conserva ed espone materiale paleontologico e archeologico proveniente dagli scavi condotti a partire dagli anni Trenta del Novecento dallo stesso Conti e portati avanti da numerosi studiosi, tra cui Federico Strobino e Francesco Fedele che, insieme al Gruppo archeologico e speleologico di Borgosesia, hanno proseguito lo studio dell’area. Di notevole importanza sono i resti ossei (calchi) di Uomo di Neanderthal, unico caso di ritrovamento in Piemonte e caso raro nel nord Italia, e lo scheletro interamente ricomposto di Ursus spelaeus (orso delle caverne).

La mostra rimarrà aperta con il seguente orario:  dal lunedì al giovedì ore 9 – 12.30; 14 – 16. Il venerdì ore 9 – 12.30.

Redazione

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