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L’ex convento di Santa Chiara a Torino trasformato in una residenza per giovani

TORINO. Dopo tanti anni riapre al pubblico l’ex convento di Santa Chiara (in via delle Orfane, 15), la quale è diventata il primo esempio di bene religioso che dispone di funzione sociale. Nella chiesa restaurata avrà infatti sede una residenza collettiva per giovani volontari del gruppo Abele, dove verranno accolti ragazzi in difficoltà e verrà garantita la sua apertura ai turisti e ai fedeli.

L’ex convento, la chiesa ed il coro costituiscono la porzione residua del grande complesso religioso che è stato costruito a partire dal 1740 dalle suore Clarisse. Nel 2015 la Congregazione delle Piccole Serve del Sacro Cuore di Gesù per gli ammalati poveri, ovvero la proprietaria dell’immobile, non riuscì più ad abitarvi e volendo proseguire l’utilizzo a fini sociali, decise di affidarlo al Gruppo Abele. Nel 2017 nell’ex convento vi hanno abitato 18 giovani (di cui 14 italiani e 4 migranti) e sono stati ospitati 400 ragazzi; attualmente la struttura dispone di dodici camere e di sedici posti letto. Oggi, grazie all’intervento della Compagnia di San Paolo – che ha stanziato quasi 900 milioni per il restauro – è stato possibile avviare un percorso di riqualificazione con un duplice obiettivo: la conservazione e rifunzionalizzazione di un bene complesso e lo sviluppo di attività e politiche volte ai temi sociali. Volendo fare due conti, più nello specifico, la Compagnia ha stanziato 350 mila euro per il restauro della chiesa, 360 mila euro per il completamento della chiesa ed il restauro del coro e 185 mila euro per il social housing.

Don Luigi Ciotti

Francesco Profumo, presidente della Compagnia di San Paolo, ha affermato: «Il complesso diventa un luogo di accoglienza e formazione dedicato ai giovani, un nuovo spazio aperto al quartiere e luogo di incontro per la comunità. Una infrastruttura sociale nella direzione auspicata dall’Europa, Torino può essere un modello di sviluppo». E don Luigi Ciotti, presidente del gruppo Abele, sottolinea inoltre che «È un ponte tra passato e futuro, tra memoria e speranza e, al tempo stesso, tra associazionismo privato sociale e città».

La chiesa Santa Chiara sorge nel Quadrilatero Romano e nei pressi di via Garibaldi, è l’asse urbano su cui, dal 2000, la Compagnia ha avviato una campagna di riqualificazione culturale attraverso il restauro delle chiese più rilevanti con un investimento di 25 milioni di euro. Il co-housing del Gruppo Abele è sostenuto dal “Programma Housing” della Compagnia di San Paolo – programma che risponde con progetti innovativi alla domanda abitativa di coloro che si trovano in una situazione temporanea di vulnerabilità sociale ed economica – e la chiesa di Santa Chiara rientra nel progetto edifici.compagniadisanpaolo.it.

Redazione

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