Così evidentemente doveva avere immaginato la scultura in bronzo l’artista Antonio Munciguerra, che la realizzò nel 1972. Con un segreto: una ‘capsula del tempo’ in cui erano state riposte le migliori bottiglie di Barolo di quell’annata, insieme con una pergamena riservata ai posteri. Quel misterioso scompartimento era saltato fuori lo scorso aprile, quando il monumento è stato rimosso per consentire la riqualificazione della piazza, che doveva essere inaugurata questo sabato. Riposta in un magazzino comunale, è rimasta lì fino a domenica, quando i malviventi se ne sono impossessati forse utilizzando una gru, visto il suo peso, o un argano. Ad accorgersene è stato un operaio del Comune, che ha subito sporto denuncia ai carabinieri.
«Siamo increduli e rammaricati – sottolinea sempre la prima cittadina -. Ringrazio fin d’ora le forze dell’ordine, che si sono messe subito al lavoro per ritrovare il Vignaiolo. Il nostro desiderio è che il monumento torni a casa e trovi il suo posto sul nuovo Belvedere, simbolo dei paesaggi vitivinicoli dell’Unesco e di tutto il Piemonte».
Delle indagini si occupano i carabinieri di La Morra, con i colleghi della Compagnia di Bra. Al momento nessuna ipotesi viene esclusa: potrebbe essere stato un furto su commissione, per conto di qualche collezionista, ma non è escluso anche che i malviventi fossero interessanti soltanto al metallo. Meno probabile, invece, che possa essere stata una bravata: dalle parti di La Morra, l’affetto per quella statua è infatti troppo grande.
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