SANT’AMBROGIO. Fu un innesco legato al cantiere l’unica ipotesi plausibile in merito all’origine dell’incendio che lo scorso 24 gennaio ha danneggiato la Sacra di San Michele, in Valsusa. E’ quanto ha affermato, secondo le prime informazioni, il perito nominato dal tribunale nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla Procura di Torino. L’incendio, secondo i rilevamenti dello specialista, è rimasto latente per circa tre ore.
Nel procedimento, coordinato dal pubblico ministero Vincenzo Pacileo, è indagato l’operaio che si stava occupando dell’impermeabilizzazione del tetto. Il perito non ha trovato anomalie nell’esecuzione del lavoro: ora però tocca ai magistrati stabilire se l’intervento (la colatura di catrame con il fuoco di un cannello) è stato pertinente o meno.
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