ALESSANDRIA. Il mondo della lirica è in lutto per la scomparsa del baritono alessandrino Claudio Desderi, 75 anni. Da tempo soffriva di problemi cardiaci. Figlio d’arte (il padre era il compositore e didatta Ettore Desderi e la madre il soprano Andreina Rissone), studiò dapprima viola e violino al Conservatorio di Firenze per poi dedicarsi al canto, esordendo nel 1969 al Festival di Edimburgo come Gaudenzio ne “Il Signor Bruschino” di Rossini. Applaudito in tutto il mondo per i suoi ruoli comici (da Dandini con Abbado a Leporello e Don Pasquale con Muti), era stato anche docente di canto e direttore d’orchestra. Dall’Accademia di Santa Cecilia di Roma di cui faceva parte lo ricordno come «appassionato e raffinato interprete di Rossini, Donizetti e Mozart ed è stato protagonista anche del repertorio dell’Ottocento italiano e barocco oltreché interprete di autori contemporanei come Berio, Sciarrino, Bussotti».
Nel suo percorso artistico e di carriera, aveva anche ricoperto l’incarico di direttore artistico del Teatro Verdi di Pisa dal 1991 al 1998, del Teatro Regio di Torino dal 1999 al 2001 e sovrintendente del Teatro Massimo di Palermo dal 2002 al 2003 per il quale ha avviato il risanamento economico ed il rilancio culturale.
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