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Giochi invernali di Pechino, la firma del Politecnico su una delle sedi olimpiche

TORINO. Un progetto del Politecnico di Torino per una delle principali sedi dei giochi pechinesi: si tratta della trasformazione di una ex Fabbrica di Ossigeno in Centro Spettatori dell’area di Shougang, sede della disciplina del Big Air, uno sport dove gli atleti, usando attrezzi come lo snowboard, lo skateboard, gli sci, oppure a bordo di veicoli, sfruttando una rampa devono realizzare dei salti ampi e alti compiendo determinate evoluzioni. Il progetto, presentato a Pechino, presso il Comitato Organizzatore dei XXIV Giochi Olimpici Invernali del 2022, è stato preso in carico dal Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico a dicembre 2017, grazie al coinvolgimento della Tsinghua University, responsabile dell’intero Masterplan dell’area e con cui Polito collabora da oltre dieci anni.

La Fabbrica di Ossigeno è situata nell’area dell’ex Acciaieria di Stato di Shougang, un impianto di 9 milioni di metri quadrati, pari a tre volte l’intera area di Mirafiori, dismesso prima delle Olimpiadi del 2008, a causa dell’inquinamento e della congestione. I committenti cinesi chiamano il progetto dell’ateneo torinese il “Parco Dora di Shougang”, con riferimento alle analogie con la grande navata industriale trasformata in spazio pubblico sulle sponde della Dora

Nel 2016 il Politecnico ha organizzato, in occasione del decennale dei XX Giochi Invernali, un incontro tra Torino 2006 e Pechino 2022, per iniziare collaborazioni e scambi di competenze. In seguito una delegazione della Tsinghua University e del Comitato Organizzatore di Pechino 2022 è stata in visita presso il Politecnico, in vista dell’inaugurazione dell’anno accademico, approfondendo la conoscenza delle aree olimpiche.

Inoltre, negli ultimi anni, la Tsinghua University, creando partnership strategiche e collaborazioni con università, organizzazioni e imprese in tutto il mondo, ha avuto il Politecnico di Torino come partner di eccellenza, e, quest’ultimo nell’ottica di offrire nuove opportunità ai propri studenti in un ambito internazionale di studio e di ricerca, ha promosso l’Experiencing China, la Summer School per studenti internazionali organizzata dalla Tsinghua University.

Il programma, che risale al 2016, ha offerto a circa 400 studenti provenienti da 50 paesi e regioni del mondo un’eccezionale opportunità di approfondimento della cultura e del territorio cinesi, promuovendo la comprensione e la conoscenza reciproca delle culture dei partecipanti. La Summer School prevede due settimane di discussioni di progetto, visite in loco, workshop interattivi su tematiche inerenti l’economia, l’ambiente, l’urbanizzazione, l’istruzione, lo sviluppo culturale, la parità di genere. Infine, il progetto comprende numerose attività sia nel campus sia nella città di Pechino.

Redazione

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