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Giardini Sambuy: una Mostra d’Arte e Poesia dedicata ai clochards

Il 6 Novembre 2023, alle ore 11.00, nei Giardini Sambuy, all’ombra del monumento a Edmondo De Amicis, è stata inaugurata la terza edizione di “CLOveCHARD”, Mostra-Evento dedicata alla cruda e spesso tragica realtà dei senza tetto. La Mostra si sgrana attraverso i vialetti e le panchine del Giardino della centralissima Piazza Carlo Felice, di fronte alla Stazione Ferroviaria Torino Porta Nuova. Resterà allestita, a ingresso libero, da lunedì 6 a mercoledì 15 Novembre 2023 con orario 8 – 22, in concomitanza con gli orari di apertura del Giardino.

Il suo nome è una sciarada, o meglio un intarsio, che crea una crasi tra le parole Amore (love) e Clochard. Si scrive “CLOveCHARD, ma potrebbe essere anche scritto “CloveCHARD”, a seconda del componenti del logo che si vuole mettere in evidenza. Un titolo azzeccato, che incuriosisce e al tempo stesso spiega di quanta Attenzione e Amore abbiano bisogno i senzatetto.
Un fenomeno purtroppo in continua espansione e che preoccupa alla vigilia di un inverno ormai imminente. Non è un caso se proprio su una di queste panchine di Porta Nuova, il 26 Ottobre 2023, è stato trovato morto un clochard dall’apparente età di quarant’anni, di cui ancora non si conosce l’identità. La Mostra vuole sensibilizzare e scuotere le coscienze di molti cittadini distratti che sottovalutano le problematiche di migliaia di clochards; oppure di chi preferisce voltare lo sguardo da un’altra parte, quando li incontra per la via, sdraiati o assopiti, o accovacciati su un marciapiedi mentre porgono la mano chiedendo sostegno economico e morale.
Certo, per alcuni di loro si tratta di un’eccentrica scelta di vita, ma in larga maggioranza si tratta di persone (gente comune, impiegati, operai, massaie, padri e madri di famiglia) che – spesso all’improvviso – si sono ritrovate senza lavoro, senza una casa, senza una famiglia, senza un amico o un confidente con cui scambiare una sola parola. Una scelta obbligata, la loro: un’unica alternativa per continuare a vivere, sia pur nel baratro della disperazione.


Ecco allora il vero senso di questa iniziativa: sensibilizzare i cuori e abbattere i falsi luoghi comuni, con le parole, con le azioni, ma anche con l’Arte e con la Poesia. Sulle panchine dei Giardini Sambuy sono state posizionate composizioni d’Arte Povera, realizzate da Artisti del territorio con l’utilizzo di materiale vario: legno, cartone, metallo, ecc. Alcune riproducono corpi realisticamente distesi o seduti sulle panchine, che dei clochards rappresentano l’unico mobilio disponibile: letto, riparo, mensa, infermeria, vestibolo. Altre sono realizzazioni più astratte, ma parimenti efficaci nell’indurre i visitatori a meditare su una realtà sociale sempre più diffusa: quella dei senza dimora.

La panchina con le 22 poesie dedicate ai clochards, opera di altrettanti Poeti e Poetesse del territorio

C’è anche una coperta, un colorato patch-work realizzato all’uncinetto dalle poetesse e dalle scrittrici che frequentano la Libreria La Piola di Catia, adagiato su una panchina: è lì, con i suoi colori vivaci (che spiccano tra le fronde degli alberi del Giardino, che ormai iniziano a tingersi di bronzo, mentre le foglie si apprestano a cadere una ad una), e porta un messaggio di speranza. L’iniziativa è a cura dell’Associazione CAUS, presieduta da Raffaele Palma, di concerto con l’Associazione Giardino Forbito (presieduta da Antonella Giani) che si cura dei Giardini Sambuy fin dal 2015.

Ma attorno alle due Associazioni promotrici ruota un mondo di Enti e Associazioni di Volontariato Sociale e Culturale che ha condiviso la causa e il progetto, trasformandolo in una mission comune. Come l’Associazione VOLO, la Croce Rossa Italiana e i City Angels, che da sempre sono vicini ai clochards con una presenza costante e solidale, nelle strade e nei viali della città, anche di notte, per fornire loro assistenza, cibo e conforto.

Uno scatto della Cerimonia di inaugurazione della Mostra Clovechard, Giardini Sambuy (Piazza Carlo Felice), Torino.
6 Novembre 2023

O come l’Associazione Due Fiumi, o l’Associazione Monginevro Cultura, e tante altre Associazioni Culturali no profit del Territorio che si sono impegnate a stampare su cartoncini decine di poesie composte da altrettanti Poeti, sul tema dell’indigenza, dell’emarginazione e della solidarietà, e a distribuirle ai visitatori per tutti i dieci giorni in cui la Mostra resterà allestita, organizzandosi in turni di presenza sul posto per presidiarla, dare informazioni ai Visitatori ma soprattutto fornire parole di conforto e speranza ai clochards.

Sergio Donna

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