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Festival delle Sagre Astigiane, le Pro loco propongono un menù con ottanta piatti

ASTI. Sono centinaia di migliaia le persone che ogni anno, attratte da una manifestazione unica nel suo genere, accorrono ad Asti per respirare le atmosfere di un mondo antico. È il mondo contadino tra Otto e Novecento raccontato dal Festival delle Sagre Astigiane, che sabato 8 e  domenica 9 settembre  festeggia la sua quarantacinquesima edizione.

Il Festival è nato nel 1974, da una idea di Giovanni Borello, allora presidente della Camera di commercio di Asti e si svolge abitualmente sempre nella seconda domenica di settembre, sotto il segno della “Douja d´Or”. Protagonisti di questa grande giornata di festa sono i molti paesi dellAstigiano che, con i loro abitanti, danno vita al mattino, per le vie del centro storico della città, ad una suggestiva sfilata che è stata definita “la più vera rappresentazione di vita contadina”. Al termine della sfilata le Pro loco partecipanti al Festival propongono nella piazza Campo del Palio le loro specialità gastronomiche, accompagnate dai vini Doc astigiani, in quello che è stato citato come il più grande ristorante d’Italia.

S’inizia di prima mattina con la sfilata storica nelle vie cittadine animata da 3.000 figuranti in costumi d’epoca, a piedi, sui carri trainati dai buoi piuttosto che dai roboanti trattori “a testa calda”. Ogni paese, con la sua Pro loco, mette in scena il lavoro nei campi, i mestieri, le feste contadine e i riti religiosi, dalla vendemmia al battesimo, dalla battitura del grano alla festa di leva.

La sfilata termina in piazza Campo del Palio, dove decine di casette, una per ciascuna Pro loco, disegnano i confini del villaggio che arriva ad ospitare fino a 200 mila buongustai, provenienti dall’Italia e dall’estero. Qui, un piccolo esercito di cuochi prepara e serve al pubblico, pazientemente in fila, il menu più ricco e variegato di ogni tempo.

Quest’anno l’Accademia Italiana della Cucina mette in palio un premio speciale per onorare la memoria dell’avvocato Giovanni Goria, scomparso nel mese di gennaio. Goria  ha affiancato all’attività forense la cultura della gastronomia piemontese ed è stato precursore della rinascita della cucina tradizionale monferrina. Alla sua lunga, produttiva e generosa attività di gastronomo sono legate in particolare la ricetta aurea della Bagna Cauda, depositata con atto notorio presso la Camera di Commercio, gli scritti sullo storico bollito risorgimentale nel rispetto della “regola dei 7” e gli studi sul tartufo monferrino a cui dedicò un libro. «La Pro Loco che  saprà con il suo menu raccogliere gli aspetti caratterizzanti della cucina astigiana secondo il pensiero di Giovanni Goria – spiegano gli organizzatori -,  si aggiudicherà il Piatto d’Argento dell’Accademia Italiana della Cucina e un premio in denaro di 1000 euro». Un’apposita commissione nominata dalla Camera di Commercio di Asti e della quale faranno parte anche tre membri dell’Accademia Italiana della Cucina decreterà la Pro Loco vincitrice.

Tornando ai piatti che si potranno gustare nell’ambito della rassegna, saranno più di 80, divisi tra antipasti, primi, secondi e dolci. Solo ed esclusivamente ricette tradizionali, tramandate di generazione in generazione e cucinate con materia prima di territorio. Agnolotti, risotti, tagliatelle e polente negli abbinamenti più vari. I grandi secondi della tradizioni monferrina: bolliti, fritto misto, bagna cauda e tanti piatti ormai scomparsi dal menu dei ristoranti: come la “puccia” (soffice polenta sciolta nel minestrone di fagioli e condita con burro e formaggio) o il “baciuà”, lo zampino di maiale lessato, aromatizzato nell’aceto e fritto. Le proposte dolci sono normalmente più di trenta: dalle creme ai biscotti, dal bunet alle torte “alla moda di un tempo”. E’ prevista anche un’area attrezzata per i disabili.

Il villaggio gastronomico è aperto al pubblico sabato 8 dalle 18.30 alle 23.30 (solo i dolci verranno serviti fino alle 24) e domenica 9 settembre dalle 11.30 alle 22.

Questo il programma due giornate

Sabato 8. Ore 18.30 – 23,30 anteprima del Festival delle Sagre: in Piazza Campo del Palio le pro-loco servono le loro specialità gastronomiche.

Domenica 9. Ore 9,15 partenza della sfilata da P.za Marconi: via Cavour, piazza Statuto, piazza S. Secondo, via Gobetti, corso Alfieri, piazza Alfieri, corso Alfieri, piazza I° Maggio, via Calosso, viale alla Vittoria, via F.lli Rosselli, corso G. Ferraris, corso Einaudi. Ad accompagnare la sfilata i Frustatori di Rocchetta Tanaro con il Gruppo “I controcorrente”, le Bande Musicali di Costigliole e Villafranca e “Ji Arliquato”. Ore 11,30 – 22  nel “villaggio gastronomico” di piazza Campo del Palio distribuzione al pubblico dell’imponente menù di cucina tipica realizzata da 41 pro-loco. Presso il villaggio stesso sarà riservata ai diversamente abili una postazione curata dai volontari dell’AISLA.

Per il menù completo offerto dalle Pro Loco cliccare QUI.

Redazione

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