ROSTA. Quattromila capi d’abbigliamento, oltre 90.000 tra etichette ed imballaggi, 2 macchinari industriali e 220.000 metri di filato acrilico, per un valore di oltre 250.000 euro. E’ quanto sequestrato dalla Guardia di finanza in un market di Rosta, nel Torinese. L’esercizio commerciale era gestito da un imprenditore cinese che vendeva capi di abbigliamento in acrilico spacciandoli per cachemire o altri filati di pregio. L’uomo, un quarantenne residente a Torino, è stato denunciato per frode in commercio e sanzionato per oltre 5 mila euro.
Per le analisi dei filati, i finanzieri si sono avvalsi della collaborazione del laboratorio Chimico BuzziLab di Prato. La lana e gli altri filati pregiati, quali il cachemire, erano di fatto alquanto inferiori, se non addirittura assenti, rispetto ai valori indicati. I Baschi Verdi hanno così sequestrato i macchinari utilizzati per confezionare la maglieria e alcuni scatoloni di etichette pronte per essere applicate sui capi di abbigliamento. La merce sequestrata sarà prossimamente devoluta a enti caritatevoli perché a loro volta la destinino a persone bisognose.
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