La sua storia Pellegrino l’ha raccontata da Repubblica Torino: «Una volta il posto fisso ce l’avevo – spiega l’ex magazziniere -. Per uno che ha sempre lavorato fin da ragazzino, come me, la condizione di esodato è stata davvero brutta. All’improvviso mi sono ritrovato a star lì senza niente da fare». Nel corso di questi anni Giovanni ha spedito domande e consegnato il proprio curriculum ovunque, ma la risposta dal privato è stata sempre la stessa: troppo in là con gli anni per sperare di poter trovare un’occupazione «Era pesante, tutti i miei figli lavoravano e io no – prosegue -. Finché una mia conoscente mi ha consigliato di fare domanda nella scuola. Devo riconoscere che il mondo dell’istruzione è l’unico mondo dove nessuno si è mai fatto problemi per la mia età». Alla fine la chiamata è arrivata, con un’offerta di un contratto a tempo indeterminato. A tre mesi dalla soglia della pensione. Come dire: meglio tardi che mai.
«Per evitare sorprese – conclude -, ho deciso che concluderò l’anno scolastico. Sono rimasto scottato una volta e non vorrei esserlo nuovamente. Finirò a 67 anni e mezzo, ancora di più di quanto preveda la legge Fornero, ma preferisco così. Che siano loro a dirmi che devo stare a casa».
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