Nello stringersi al dolore della sua famiglia, il presidente Fisg, Andrea Gios dichiara: «La scomparsa di Andrea rappresenta una gravissima perdita per tutto il movimento del ghiaccio italiano. Se ne va un campione e, prima ancora, uno sportivo vero, che ha vissuto le nostre discipline con amore e passione in ogni istante. Non lo dimenticheremo mai».
A sconfiggere l’eroe di mille battaglie sportive è stato un tumore. Chiarotti, per tutti semplicemente Ciaz, si era avvicinato giovanissimo all’hockey ghiaccio, tra le fila del Valpellice, con cui esordì in prima squadra a 16 anni. Vittima nel 1990 di un incidente in moto in cui perse la gamba destra, dal 1994 iniziò la carriera di allenatore. Pioniere del para ice hockey italiano, per oltre dieci anni è stato capitano dell’Italia con cui ha vinto il titolo europeo nel 2011 e si è laureato vicecampione continentale nel 2016. Ha preso parte a quattro edizioni delle Paralimpiadi, l’ultima questa’nno a Pyeongchang in qualità di team leader.
Il nichelinese Gabriele Araudo, amico e compagno di Nazionale lo ricorda così: «Ciaz è stato una persona unica, un uomo capace di tirare fuori sempre il meglio da ciascuno di noi, trovando la parola giusta e ispirando positività in ogni situazione. La notizia della sua scomparsa mi lacera il cuore: oggi abbiamo perso tutti un amico sincero, dell’hockey, del para ice hockey e del mondo del ghiaccio. Gli dobbiamo tutti tantissimo, e in ogni caso il suo spirito resterà sempre con noi».
I funerali si terranno domani sabato 9, alle 16, presso il Palaghiaccio “Cotta Morandini” di Torre Pellice.
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