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E’ dal 1996 che a Montalto Dora si vanno a scoprire i benefici del cavolo verza

MONTALTO DORA. Dal 17 al 25 novembre ritorna a Montalto Dora la Sagra del cavolo verza, manifestazione enogastronomia e fieristica dell’autunno piemontese per chi vuol conoscere l’autenticità della cultura contadina canavesana. Enogastronomia, sport, natura e cultura saranno il filo conduttore dei nove giorni di eventi emozionanti dedicate al prelibato ortaggio. Durante la manifestazione si potrà curiosare tra le vie dell’artigianato piemontese e valdostano, ammirare i manufatti dell’ingegno hobbistico, fare golosi acquisti lungo la “Via del Gusto”, visitare il Parco Archeologico del Lago Pistono, passeggiare immersi nella natura tra i vigneti, le colline e i boschi intorno ai laghi Nero e Pistono e divertirsi alla prima edizione della coreografica e allegra “The Color Castlerun”. Le tre giornate clou saranno quelle conclusive, da venerdì 23 a domenica 25, durante le quali non mancheranno i sapori della buona tavola con le eccellenze del territorio: serate enograstronomiche a tema e possibilità di gustare i saporiti piatti della tradizione contadina piemontese a base di cavolo verza e non solo nei “Ristoranti della Sagra”.

La manifestazione è nata nell’anno 1996 per rilanciare un prodotto che per tantissimi anni è stato il fulcro dell’economia del paese, ma che negli ultimi tempi era quasi scomparso dalle campagne a causa del richiamo della nascente industria olivettiana. I cavoli invernali di Montalto Dora erano conosciuti in tutto il Canavese per essere il non plus ultra quanto a qualità e sapore: erano l’ingrediente indispensabile per confezionare la migliore zuppa ‘d pan e còj, fantastici, grazie alle loro foglie croccanti e frastagliate, per raccogliere dai fumanti fojòt (tegamini di coccio) la deliziosa bagna càuda. Insuperabili, perché consistenti alla cottura, per avvolgere infine l’impasto dei famosi caponèt canavesani.

Un’offerta commerciale qualificata con 200 espositori con il mercatino dell’artigianato d’eccellenza impreziosito dall’ingegno e dalla manualità degli artigiani, la “Via e la Piazza del Gusto” con le specialità enogastronomiche piemontesi e valdostane e poi ancora musica e folclore nelle vie del centro storico e ghiotti appuntamenti gastronomici con i grandi ristoranti della sagra e decine di punti ristoro con gustosi piatti della civiltà contadina.

Redazione

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