E’ il Modello 702 il primo trattore di serie dell’azienda, progettato per ovviare alla carenza di manodopera nei campi dopo la Prima Guerra Mondiale. Nato nel 1918 ed equipaggiato con una serie di soluzioni innovative sbaragliò da subito la concorrenza. In un solo anno Fiat conquistò i consorzi agrari di tutta Italia e iniziò la produzione per 1.000 esemplari. Il 702, primo di una lunga serie di trattori che avrebbero rivoluzionato l’agricoltura, era una macchina idonea soprattutto per l’aratura fuori solco, ma utile anche al trasporto. È stato esportato in Sud America in Francia ed ha avuto notevole successo di vendite in Italia. I primi modelli avevano la carrozzeria colorata di verde oppure di grigio, le ruote metalliche senza pneumatici e l’avviamento a manovella. Il motore era derivato da un autocarro che venne utilizzato durante la prima guerra mondiale. I tecnici commerciali portarono il modello in giro per tutta Italia facendo delle prove dimostrative di aratura e di trasporto di prodotti agricoli.
Tra i modelli che seguirono in casa Fiat, la Serie Diamante negli anni Sessanta, disegnata da Pininfarina, e il Nastro d’Oro, il trattore del brand torinese più venduto di sempre, con oltre 110 mila unità. Infine la Serie 90, che ha abbracciato tre decenni di produzione, fino ai primi anni 2000. New Holland è nata nel 1991, con l’acquisto della Ford New Holland da parte di Fiat Geotech, che allora raggruppava le macchine per l’agricoltura e le costruzioni del Gruppo Fiat.
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