Sul posto è intervenuta la polizia locale per effettuare i rilievi e chiarire la dinamica dell’incidente. Secondo quanto appurato, Galli si è sentito male e non è riuscito a fermare il mezzo che, anzi, ha continuato la sua corsa ancora più velocemente, tanto da saltare uno stop, sbattere contro i muri della chiesetta di Sant’Onofrio e sollevarsi in volo, superando un’altra via, prima di sfondare il muretto di una casa di via Nazario Sauro. Nella sua corsa il carro funebre ha centrato in pieno la ventiduenne: la giovane stava sentendo musica con gli auricolari e non si è neppure accorta di quel che stava accadendo. E’ morta sul colpo.
«Ero sulla mia macchina – ha raccontato un testimone – e ho visto qualcosa volarmi letteralmente sulla testa: in un primo momento ho pensato a una tromba d’aria, solo successivamente mi sono accorto di quel che era accaduto». Sotto choc i parenti del defunto che era trasportato sul carro funebre: «All’improvviso abbiamo visto il mezzo della ditta Galli aumentare la velocità, non fermarsi allo stop e poi volare per aria». La famiglia Ingrassia in passato aveva avuto un’altra persona morta tragicamente: nel giugno del 1989 era annegato Luigi Ingrassia, allora ventinovenne.
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