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Allevamenti da latte, innovativo progetto ARAP per contrastare la mastite bovina

CUNEO. È stato avviato da ARAP – l’Associazione Regionale Allevatori del Piemonte, con sede a Cuneo – l’innovativo progetto Masti-Stop per contrastare la mastite bovina, ovvero l’infiammazione della ghiandola mammaria causata nella maggior parte dei casi da batteri di origine infettiva o ambientale, una problematica sempre presente nelle aziende da latte che incide pesantemente sulla loro gestione ed economia. In particolare, si tratta di un servizio di consulenza tecnica a 360 gradi destinato a tutti gli allevamenti da latte del Piemonte e della Liguria, e a chiunque sia interessato, finalizzato alla corretta gestione delle mastiti e al contenimento delle cellule somatiche, ma soprattutto ad una mirata scelta nell’utilizzo dei farmaci in allevamento. Con questo progetto, sviluppato in stretta collaborazione con il professor Paolo Moroni del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Milano, ARAP intende proporre un servizio di assistenza strettamente collegata al mondo della ricerca, potendo contare proprio sull’apporto di uno dei massimi esperti a livello internazionale su queste tematiche. Il direttore ARAP, Tiziano Valperga, ha affermato che «Masti-Stop si basa soprattutto su un’azione continuativa e preventiva mensile di elaborazione, interpretazione e valutazione dei dati tecnici derivanti dal controllo funzionale, il che consente di monitorare ed analizzare continuamente la situazione di stalla con l’allevatore».

Ad occuparsi direttamente del progetto è il Laboratorio di Analisi, unitamente ad un team specifico di medici veterinari, tecnici specializzati per qualità latte e tecnici per controlli impianti di mungitura. Inoltre, il responsabile del Laboratorio Analisi ARAP, Daniele Giaccone, ha spiegato: «Il nostro obiettivo non è certamente quello di far eseguire all’allevatore decine di analisi batteriologiche sugli animali, bensì quello di fare prevenzione. Masti-Stop aiuta a capire dove nasca il problema in stalla, a definire con l’allevatore, il veterinario aziendale e i tecnici veterinari che operano nel progetto un protocollo tecnico per la risoluzione progressiva delle situazioni critiche».

Proprio per questo tipo di integrazione con i vari operatori del settore, e al fine di “non scavalcare il lavoro” dei veterinari aziendali, il progetto è costruito su livelli successivi: il primo livello, offre all’allevatore e al veterinario aziendale uno sguardo completo dell’andamento della stalla ed una valutazione sugli effetti delle azioni tecniche intraprese; il secondo livello, attivato a richiesta dell’allevatore, prevede un’analisi del dato più approfondito e mirato all’organizzazione aziendale (relativa ad eventi, conta cellulare per lattazione, elenco vacche nuove infezioni per gruppi, ecc); il terzo ed ultimo livello, è il più completo: prevede l’ingresso in stalla del team dei tecnici Masti-Stop (sempre in accordo con il veterinario aziendale) per definire una fotografia a 360 gradi della situazione esistente. Con il sopralluogo di avvio in allevamento si realizzano tutte le attività di mungitura (controllo statico dell’impianto di mungitura; il controllo dinamico; la valutazione dell’igiene di stalla; l’analisi dati tramite software gestionale).

«A seguito di tutte queste azioni – ha evidenziato il professor Paolo Moroni – si stabilirà un protocollo di lavoro condiviso per evidenziare le due o tre criticità più importanti dell’allevamento, sulle quali iniziare a lavorare. A quel punto seguirà un ricontrollo ogni mese (in occasione del controllo funzionale successivo) che consentirà ai tecnici e all’allevatore di verificare l’efficacia delle azioni intraprese».

Gli allevatori interessati ad approfondire il progetto possono contattare l’ARAP al numero 0171.410836 oppure scrivendo via mail all’indirizzo mastistop@arapiemonte.it per richiedere una prima visita senza impegno.

Redazione

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