Alla Cuneo-Ventimiglia-Nizza la decima edizione de “I luoghi del cuore” indetto dal FAI

E’ la ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza ad aggiudicarsi la decima edizione de “I luoghi del cuore”, l’iniziativa promossa dal FAI – Fondo Ambiente Italiano per censire i luoghi a maggior impatto emotivo del nostro Paese. La risposta dell’edizione 2020 a questa esortazione è stata davvero eccezionale: i voti raccolti fino al 15 dicembre, giorno di chiusura dell’iniziativa, sono stati 2.353.932, il migliori risultato di sempre, con oltre 39.500 luoghi segnalati in 6.504 Comuni d’Italia (l’82,3% del totale).

Inserita nel 2016 dalla rivista tedesca Hörzu tra le dieci linee ferroviarie più belle del mondo, la Ferrovia delle Meraviglie che collega Cuneo a Nizza, passando per Ventimiglia, è una straordinaria opera dell’ingegno umano che sfida i limiti fisici: in meno di 50 km in linea d’aria – 96 di estensione lineare – supera un dislivello di mille metri. Nata nella mente di Cavour, che a metà Ottocento intendeva collegare il Piemonte a Nizza, allora sabauda, la ferrovia fu costruita a partire dal 1882 e inaugurata nel 1928. Comprende 33 gallerie, alcune delle quali elicoidali per superare la pendenza, e 27 ponti e viadotti, gran parte dei quali distrutti nel 1943 dalle truppe tedesche in ritirata.

La Sacra di San Michele

Al quinto posto assoluto si classifica l’Ospedale e la Chiesa di Ignazio Gardella, Alessandria precoce esempio di architettura razionalista. La chiesa sorge nel parco annesso all’ex sanatorio antitubercolare Vittorio Emanuele III, ora Centro Riabilitativo Polifunzionale intitolato al suo promotore, Teresio Borsalino. Il cantiere del sanatorio – costruito in una zona di campagna al di là del Tanaro, in un momento storico in cui la
tubercolosi rappresentava una grande emergenza sanitaria – prese avvio negli anni Venti del Novecento.

Quarantesima piazza assoluta e terza in Piemonte per il Santuario della Madonna della Neve, Bannio Anzino (VCO). Raggiungibile dal centro del paese grazie a un affascinante sentiero in mezzo ai boschi, il santuario venne edificato tra il 1618 e il 1622 su una preesistente cappella del 1372, già dedicata alla Madonna della Neve. Al suo interno sono custoditi, oltre a diversi ex voto, gli affreschi narranti gli episodi “romani” della Madonna. Il 5 agosto di ogni anno se ne celebra la festa con l’intervento della Milizia Tradizionale. Il luogo è sostenuto dal “Comitato per la conservazione e valorizzazione della memoria storica dei Santuari della Madonna della Neve e della Madonna della Gurva”.

E’ al sessantesimo posto della graduatoria il Santuario di Nostra Signora della Bruceta, Cremolino (Al), mentre sono rispettivamente al 67° e all’87° posto il Lago d’Orta (No) e il suo ecosistema e l’Abbazia della Sacra di San Michele, (To)

Ma vincere questa edizione del censimento del FAI non sono stati solo i luoghi più votati, con le loro storie affascinanti e la loro necessità di cura, restauro e attenzione, ma anche l’intero patrimonio culturale e ambientale italiano, il cui immenso valore per la collettività in termini di identità, memoria, legami sociali, esperienze di vita e speranze future emerge limpidamente scorrendo la variegata classifica dei “Luoghi del Cuore” (consultabile sul sito www.iluoghidelcuore.it).

Piero Abrate

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Piero Abrate

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