Queenia e Kiang hanno di fatto regalato un “fratellino” a Kiwi, nato nel 2015. Il nuovo arrivato è venuto alla luce lo scorso 22 maggio, Giornata Mondiale della Biodiversità, e al momento del concepimento pesava 500 grammi. Gli esemplari di questa specie di gibboni sono ospitati dal 2011 grazie al programma d’interscambio tra parchi appartenenti all’EAZA (Associazione europea che riproduce animali a rischio estinzione a fini conservazionistici). Al cucciolo sarà assegnato il nome più votato sul web. Inizialmente tutti sono invitati a proporre il nome sulla pagina Facebook del parco e successivamente sul sito www.zoomtorino.it.
La gestazione dura tra sette e otto mesi: nasce un solo piccolo che viene accudito per circa un anno e mezzo e raggiunge la maturità sessuale tra i sei e i sette anni di età. A differenza di molte altre specie di gibboni i piccoli non differiscono dagli adulti nel colore del pelo che è nero.
«Siamo commossi e felici – commenta Daniel Sanchez, responsabile dipartimento zoologico Zoom Torino -. La riproduzione è indice di benessere dell’animale e in questo caso testimonia come la coppia sia compatta e in armonia. Esattamente come accade in natura, infatti, non appena il primo cucciolo è diventato indipendente dalla mamma, all’età di due anni, si sono nuovamente riprodotti dando alla luce un altro cucciolo».
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