TORINO. Ultime quattro settimane di apertura della mostra “Venezia nel ‘700. Una città cosmopolita e il suo mito” ospitata alla Fondazione Accordi Ometto di Torino. La rassegna chiuderà i battenti il prossimo 3 settembre.
A quasi un secolo di distanza dalla prima esposizione dedicata alla Venezia del Settecento, cui lo stesso Pietro Accorsi diede un rilevante contributo, la Fondazione che ha sede nello storico palazzo di via Po 55 rende omaggio al mito della Serenissima. Nei saloni, accanto al Museo di arti decorative dal martedì alla domenica la mostra, aperta lo scorso 20 aprile e curata da Laura Facchin, ci racconta la vita della città lagunare nell’’ultimo periodo della sua fulgida storia, delineandone la società e mostrandone gli aspetti più affascinanti e curiosi.
Le diverse aree tematiche, che si sviluppano negli spazi espositivi e lungo le sale del Museo, restituiscono l’immagine di Venezia attraverso molteplici rappresentazioni: le vedute realizzate dai grandi nomi della tradizione veneziana, da Luca Carlevarijs a Canaletto a Michele Marieschi; le tele a soggetto mitologico e sacro che evocano i maestri “itineranti” come Sebastiano Ricci e Giambattista Tiepolo; i delicati ritratti di Rosalba Carriera e le celebrazioni del Carnevale e della sontuosa festa della Sensa (Ascensione).
I mobili laccati, gli argenti e le porcellane Cozzi testimoniano la variegata e raffinatissima produzione di arredi e suppellettili veneziani.
Nel 1797, in seguito agli accordi di Campoformio, termina la millenaria storia di Venezia, ma prima di giungere alla fine, la città si propone ancora sulla scena internazionale in una stagione di favolosa bellezza che la mostra ben rappresenta.
Per maggiori informazioni clicca visitare sito ufficiale fondazione.
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