LibriΩ Primo Piano

Una Torino irriconoscibile tra il 1944 e il 1945 nel toccante diario di Cesare Furbatto

Un diario che, giorno dopo giorno, ci racconta due anni terribili vissuti in una città dilaniata dai bombardamenti angloamericani e dalle intemperanze e dagli orrori perpetrati dai nazifascisti. E’ una Torino irriconoscibile quella che traspare dalle pagine di “Diario di guerra. 1944-1945: pagine di memorie ritrovate” pubblicato da Edizioni Savej. Il racconto ha inizio nel 1944 nel capoluogo piemontese. Cesare Furbatto, agente immobiliare padre di tre figli, inizia ad annotare su una piccola agenda con inchiostro e pennino ciò che accade in questi ultimi terribili mesi di guerra e ciò che sperimenta in prima persona.

Come spostando una lente di ingrandimento, focalizza le costanti del conflitto in atto: violenza continua, paura e terrore, morte, fame e freddo, mancanza di ciò che è essenziale e, nonostante tutto, volontà di resistere e sopravvivere.

Cesare Furbatto dedica questo diario alla figlia più piccola, che avrebbe voluto chiamare “Sfollatina” proprio perché nella sua innocente incoscienza ha affrontato ogni sorta di pericoli insieme ai famigliari sfollati in provincia, come fece gran parte dei torinesi, terrorizzati dai bombardamenti. Ne deriva un racconto unico e oggettivo che ci induce a riflettere sugli orrori di tutte le guerre e su quanto siano costate la pace e la libertà che ci sono state donate. Il racconto inedito di una Torino dilaniata dal secondo conflitto mondiale viene accompagnato da fotografie originali dell’epoca e da una nota biografica sull’autore in questo secondo volume della collana Scartari di Edizioni Savej curato da Max Judica Cordiglia.

Cesare Furbatto, Diario di guerra. 1944-1945: pagine di memorie ritrovate, Edizioni Savej, pagine 72, euro 5.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio