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Un borgo antico che sa di Provenza: Sale San Giovanni

SALE SAN GIOVANNI. La fioritura della lavanda è una delle attrazioni turistiche più gettonate della Francia del sud. Da alcuni anni però, alcuni borghi piemontesi, forti delle loro miti condizioni climatiche, hanno rivalutato il territorio puntando sulla coltivazione delle erbe aromatiche e officinali. Tra questi, il simbolo della coltivazione della lavanda sabauda è diventato ormai per tutti i piemontesi (e non) Sale San Giovanni, piccolo comune dell’Alta Langa (Cn), a 616 metri sul livello del mare.

Passeggiando tra una fila e l’altra, un ronzio infinito di api operose fa da sottofondo all’atmosfera magica che la lavanda inevitabilmente crea. Trascorrendo l’intera giornata nei pressi dei campi di lavanda, c’è stata l’occasione di scattare numerose foto, ma come vale per la Provenza, il momento migliore per immortalare questi paesaggi magnifici è l’ora del tramonto. Questo momento viene chiamato dai professionisti “Blue hour”, proprio perché mentre il sole cade piano piano dietro le colline, la luce gradatamente diminuisce creando una sorta di strato uniforme che regala ai prati di lavanda una copertura blu omogenea. Ecco l’attimo da non perdere per fare delle foto da copertina!

Una veduta del piccolo centro in provincia di Cuneo

I terreni di Sale San Giovanni vengono coltivati anche con altre tipologie di erbe, come ad esempio la camomilla, la salvia, l’achillea, l’issopo, il coriandolo, la melissa, il cumino e il finocchio. I metodi che si adottano sono biologici e biodinamici.

La produzione raggiunge i 40 ettari, conquistando il titolo di secondo polo di riferimento in Piemonte per la produzione di erbe officinali. Grazie a questa specializzazione che si è guadagnata il paese, da un po’ di anni a fine giugno, viene organizzata la fiera “Non solo erbe”, che quest’anno vanta la sua 22° edizione e si svolgerà nel paese dal 28 al 30 giugno. In questa occasione si potranno conoscere molti produttori di erbe officinali ed aromatiche dotati di certificazione biologica e biodinamica, osservare il processo di distillazione e degustare i prodotti tipici a km zero del borgo.

Il castello di Sale San Giovanni

Sale San Giovanni è un posto magico ed è ancora più sorprendente che tutto questo si manifesti a pochi passi da noi. La fioritura è appena cominciata, si potrà osservare fino a fine giugno inoltrata, potrebbe essere una splendida occasione per sentirsi un po’ in Provenza senza macinare troppi chilometri.

Chiara Parella

Classe ’87, torinese di nascita, ma astigiana di adozione, dopo una formazione classica, si è laureata in scienze e tecnologie agroalimentari presso l’Università degli Studi di Torino. Si occupa di marketing e comunicazione e scrive per alcuni blog di settore. Amante da sempre della letteratura latina e della cultura in generale, è autrice del libro “La figlia sfuggente”, il suo esordio letterario (Letteratura Alternativa Edizioni, 2020).

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