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Troppe auto non in regola con la revisione, arriva il certificato europeo che attesta lʼeffettivo stato del veicolo

In base a quanto rivela un’indagine svolta da Facile.it con dati dell’Osservatorio Hyperlink, in Italia ci sarebbero 13 milioni di veicoli non in regola con la revisione. Di questi quasi 7,5 milioni sono autovetture private, pari al 19,5 per cento dei veicoli in circolazione. Come dire che unʼauto su cinque non ha fatto la revisione. Eppure i costi non sono proibitivi  (poco più di 45 euro alla Motorizzazione Civile e una settantina euro in unʼofficina convenzionata), ma evidentemente cʼè chi preferisce rischiare una sanzione di 168 euro (ma si arriva fino a 674 euro con la reiterata mancata revisione), piuttosto che andare ogni due anni a farsi revisionare la propria macchina.

Ovviamente, qui subentra un altro problema: forse che lʼauto è talmente malmessa che non supererebbe la revisione o costerebbe troppo metterla a posto! Nel 2017 gli italiani hanno speso 950 milioni di euro per la revisione delle proprie vetture, ma per le riparazioni necessarie per ottenerla hanno aggiunto altri due miliardi di euro! E allora? Come si supera questo cane che si morde la coda nel tentativo di risparmiare qualche soldino? Lʼultimo obbligo ci arriva dallʼEuropa e dalla sua  direttiva che impone il “certificato di revisione”, in vigore da noi dal 20 maggio prossimo. Di che si tratta? Di un documento cartaceo che attesta un poʼ di informazioni sul veicolo sottoposto a revisione, inclusa la scadenza dello stesso.

Il certificato di revisione serve soprattutto a difesa del mercato, e i chilometri effettivamente percorsi nel caso di vendita di seconda (o terza) mano, e include la responsabilità di chi ha effettuato la revisione. Basterà? Certo una multa di 85 euro in caso di contraffazione dei dati non sembra particolarmente gravosa, ma staremo a vedere con lʼentrata in vigore del documento. Quanto ai veicoli non revisionati che ancora circolano in Italia, la maglia nera spetta alla Campania, dove girano liberamente 1.869.504 veicoli senza revisione, il 40% del parco circolante nella regione! Ma neanche Lazio e Lombardia se la passano bene (1.672.195 casi la prima e 1.661.244 la seconda), e vien da pensare che inasprire un poʼ le sanzioni non sarebbe sbagliato.

Piero Abrate

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