Trapianti di fegato, 30 anni fa a Torino il primo intervento

TORINO. Ieri (10 ottobre) è stata una data importante: si tratta del trentesimo anno di attività per il Programma di Trapianto di fegato a Torino, una storia che ha trainato all’eccellenza torinese questa disciplina, una storia ricca di sperimentazioni e successi. Primo Centro in Italia e 5° nel mondo per quantità, qualità e sopravvivenza di interventi. Era il 10 ottobre 1990 quando, presso l’ospedale Molinette, Mauro Salizzoni eseguiva il primo trapianto di fegato durato poi 13 anni; il 10 gennaio 1993 si è concretizzato il primo trapianto pediatrico, esteso poi ai pazienti più piccoli. Dal 1993 ad oggi sono stati trapiantati infatti 183 pazienti pediatrici. Ad oggi il Centro Trapianti di Fegato della Città della Salute di Torino, ora diretto dal professor Renato Romagnoli, che ha proseguito l’opera del suo maestro, ha eseguito 3333 trapianti di fegato, compresi gli ultimi due proprio di oggi.

Dal 1990 il programma ha avuto un importante sviluppo, permettendo trapianti sempre più complessi: di tutti gli interventi, 137 sono trapianti di split epatico (il fegato diviso in due parti da trapiantare su due riceventi), 88 sono trapianti combinati di fegato con altri organi, 14 sono trapianti da donatore vivente, 7 sono i trapianti con la tecnica del domino (riutilizzo del fegato proveniente da un ricevente di trapianto epatico). Parallelamente si è assistito all’utilizzo sempre maggiore di organi provenienti da donatori con età elevata e/o con patologie diverse. Alcuni di questi trapianti sono stati eseguiti su pazienti in condizioni di emergenza nazionale, per i quali è necessario mettere in campo capacità cliniche ed organizzative che permettano di trovare un donatore compatibile in poche ore.

Per l’occasione domani (sabato 12 ), dalle ore 8,30 alle ore 13,30, presso l’Aula Magna A.M. Dogliotti dell’ospedale Molinette di Torino (corso Bramante 88), si terrà il Convegno dal titolo “30 anni di trapianto di fegato a Torino – Verso nuove frontiere”.

Da una panoramica su chi attende l’organo si vede come, al 30 settembre 2019, siano in lista di attesa per il trapianto di fegato presso il Centro di Torino 51 candidati, con un tempo mediano di attesa pari a 9 mesi. Chi è in lista di attesa è affetto da varie patologie: 74% cirrosi epatica (su base virale, alcolica o colestatica) complicata o meno da epatocarcinoma, 4% altre neoplasie epatiche, 4% atresia delle vie biliari, 18% altre epatopatie. Sono in riduzione le patologie legate all’infezione da HCV e HBV, essendo disponibile una terapia antivirale ed essendo obbligatoria la vaccinazione per epatite B. I riceventi sono equamente suddivisi tra maschi e femmine; la maggior quota di pazienti è nella fascia di età < 30 anni e in quella 51-65 anni. La lista di attesa si compone anche di numerosi riceventi over 60.

In questi 30 anni la sopravvivenza del fegato trapiantato si è assestata intorno al 72% a 5 anni, ma migliora ancora all’83% se si analizza la coorte più recente degli ultimi 8 anni di attività, perché sono migliorate le abilità chirurgiche, le procedure anestesiologiche ed intensivistiche, le terapie pre e post trapianto, la terapia antirigetto, le tecniche di studio immunologico dei riceventi. Ancora migliore è la sopravvivenza del fegato trapiantato nei pazienti pediatrici: 88% a 5 anni.

I nostri donatori provengono in larga misura dal territorio piemontese (più del 70%), ma molti sono di altre regioni italiane ed in alcuni casi di Centri esteri (Inghilterra, Spagna, Grecia, Malta, Francia, Svizzera). È evidente che, per permettere l’utilizzo di organi distanti dalla sede di trapianto, vengono coinvolti Enti di trasporto anche aerei e personale con capacità organizzative di rilievo.

Il Centro di Torino è allineato con i migliori centri internazionali per quantità, qualità e sopravvivenza del trapianto. Secondo i dati raccolti dal Collaborative Transplant Study (CTS) – Heidelberg, il Centro si colloca al primo posto in Italia e 5° mondiale. Lo precedono quelli di Cambridge, Dallas, Birmingham e del London King’s College.

Anche sul territorio italiano, Torino da diversi anni è al vertice per numero di trapianti di fegato effettuati: dagli anni 2000 si eseguono ogni anno circa 150 trapianti. I successi ottenuti dal Centro Trapianti hanno alle spalle una rete di persone e professionisti: i donatori con le famiglie, i Centri Regionali di Prelievo e di Trapianto, i Coordinatori ospedalieri, i Servizi di supporto (trasporti, laboratori, servizi) ed ovviamente tutto il personale medico ed infermieristico.

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