TORINO. Ultima settimana alla Galleria d’Italia di Intesa per visitare la mostra “Gentileschi e Van Dyck. Due capolavori dalla collezione Corsini”. L’esposizione, che resterà aperta sino a domenica 12 gennaio, è stata realizzata in collaborazione con le Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma e si inserisce nell’ambito della rassegna “L’Ospite illustre” che, dal 2015 nel corso di 15 edizioni, ha visto la presentazione di numerosi capolavori nelle sedi espositive di Intesa Sanpaolo provenienti da musei italiani e stranieri.
Le due opere, mai esposte prima nel capoluogo piemontese, si possono ammirare in una sala dedicata del piano nobile del museo di piazza San Carlo 156. Si tratta della Madonna col Bambino dipinta a Roma da Orazio Gentileschi intorno al 1610 e la Madonna della paglia di Antoon van Dyck, realizzata a Genova tra il 1625 e il 1627.
Fin dal Settecento queste due opere sono ospitate a Roma nella “Galleria nobile” di Palazzo Corsini, la sala destinata ad accogliere i capolavori selezionati dal cardinale Neri Maria Corsini. Esse rappresentano due diverse interpretazioni della cosiddetta Madonna del latte, una fortunata iconografia nata per visualizzare concretamente il ruolo di Maria come madre di Cristo e sono stati dipinti a quindici anni di distanza uno dall’altro. L’opera di Gentileschi testimonia la novità della rivoluzione di Caravaggio e della pittura “dal naturale”, in cui il tema sacro è trasformato in un momento intimo e quotidiano. L’essenza del dipinto è infatti tutta nell’umano e delicato scambio di sguardi tra la madre e il figlio, che allunga la mano per tirarle la veste. Se non fosse per l’aureola e i consueti colori rosso e blu dell’abito, la Vergine potrebbe essere una qualsiasi ragazza del popolo, abbigliata secondo la moda romana dell’epoca, così come il Bambino con il suo sgargiante vestito giallo.
Van Dyck, invece, sulla scia dei grandi maestri del Rinascimento italiano, reinterpreta il tema con una forte densità simbolica, inserendolo nel contesto della Natività. In ossequio ai dettami del Concilio di Trento, evita di mostrare un’immagine “sconveniente”, coprendo il seno di Maria con la testa del bimbo addormentato, ma lasciando la veste abbassata per alludere all’allattamento. Una serie di dettagli sottolinea poi la morte e resurrezione di Cristo: dal viso della Vergine, assorto e malinconico, alla nuvola scura che irrompe nella capanna, fino alle spighe che danno il nome al quadro e i cui steli formano una croce in primo piano.
Orari: martedì, giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 9.30 alle 19.30; mercoledì dalle 9.30 alle 22.30; lunedì chiuso; ultimo ingresso: un’ora e mezza prima della chiusura.
Tariffe: intero 10€, ridotto 8€, ingresso gratuito per convenzionati, scuole, minori di 18 anni e prima domenica del mese; ridotto speciale 5€ per under 26 e clienti del Gruppo Intesa Sanpaolo.
Per info e prenotazioni: gallerieditalia.com, torino@gallerieditalia.com.
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