TORINO. Il capoluogo piemontese è definito la culla della radio. La stazione apre il 1 novembre del 1929 con il collegamento via cavo con Milano, ma la città piemontese si era affacciata nel mondo della radio sin dalla fondazione dell’URI, l’Unione Radiofonica Italiana. All’URI, infatti, il governo accordò la concessione esclusiva dei servizi di radioaudizioni circolari per la durata di sei anni e presidente della società venne nominato Enrico Marchesi, ex direttore amministrativo della Fiat di Torino.
L’URI, Unione Radiofonica Italiana, prima società concessionaria della radiodiffusione in Italia, viene fondata il 27 agosto 1924 come accordo tra le maggiori compagnie del settore: Radiofonico, controllata dalla compagnia Marconi, e SIRAC (Società Italiana Radio Audizioni Circolari). Presidente della Società è Enrico Marchesi. Il 17 novembre 1927 con R.D. n. 2207 si stabilisce la trasformazione dell’URI nell’Ente italiano per le audizioni radiofoniche, conosciuto come EIAR. Quest’ultimo nel 1931 acquista il Teatro di Torino di via Verdi e lo adibisce ad Auditorium per ospitare la sede della propria Orchestra Sinfonica Nazionale.
Dopo la guerra, nel dicembre 1945 il sistema radiofonico italiano viene riunificato sotto la RAI e nel 1946 i trasmettitori superstiti sono organizzati in due reti.
foto e testo tratti da Torino Night Life
Altro che gli incidenti sulle strade, l'Italia vede il Pronto Soccorso riempirsi per via del…
La corsa ai regali per molti italiani è già iniziata nel segno della caccia al…
In Piemonte cresce la preoccupazione per una nuova epidemia: 794 casi accertati. Le autorità sono…
Altro che italiani popolo di sportivi: ci vogliono tutti campioni del mondo del divano, altrimenti…
Quante volte ci siamo detti che "tanto non capita mai a me" prima di cedere…
Se il tuo desiderio è un impiego stabile e con un impatto sociale concreto, questa…