«Si tratta di un altro duro colpo sul piano occupazione per un territorio già fortemente penalizzato dalla crisi – sottolineano Dario Basso (in foto), segretario della Uilm di Torino, e Ciro Di Dato, responsabile Lamalù per la Uilm –. Avevamo richiamato l’attenzione su questa azienda quando eravamo venuti a conoscenza della volontà della proprietà di dichiarare il fallimento della Comital. A rimetterci sono come sempre i lavoratori, che si trovano senza la possibilità di utilizzare i contratti di solidarietà, già attivati nei mesi scorsi, e con l’unica prospettiva di essere licenziati pur passando attraverso la Naspi. A queste multinazionali purtroppo è ancora consentito restare in Italia a loro piacimento per poi abbandonare il Paese lasciando sul lastrico i lavoratori e le loro famiglie. Proveremo a verificare se questo fallimento in realtà non nasconda una delocalizzazione della produzione in altri impianti produttivi».
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