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Auto: targa personalizzata in arrivo, il Mit studia le regole

ROMA. Anche in Italia, come accade da sempre negli States, si sta ragionando sulla possibilità di introdurre la targa personalizzata per le auto. L’ipotesi è allo studio del Ministero delle infrastrutture e trasporti (Mit) all’interno della strategia complessiva in materia di circolazione stradale. L’indicazione arriva da una nota del Programma nazionale di riforma (Pnr) allegato al Def. “E’ intenzione del Ministero – si legge nel documento – dettare regole puntuali per consentire, nel rispetto delle codificazioni alfanumeriche esistenti, l’emissione di targhe connotate da sequenze di elementi personalizzanti anche al fine di incentivarne la portabilità”.

Il tema delle targhe è da mesi al centro dell’attività del Mit. Per primo è stato preso di mira il fenomeno della circolazione in Italia di veicoli con targa straniera, un modo per eludere il fisco, non pagando né bollo né assicurazione e quindi nemmeno eventuali multe: con la modifica dell’articolo 93 del codice della strada si è posto fine a questo fenomeno ed è stato vietato a chi ha stabilito la residenza in Italia da oltre 60 giorni, di circolare con un veicolo immatricolato all’estero. Si sta poi lavorando per chiudere il percorso della portabilità della targa: la targa personale in Italia esiste già da quasi un decennio, ovvero dalla riforma del Codice della Strada del 2010, ma allora non se ne è fatto niente, in attesa di un regolamento attuativo che non è mai arrivato.

La personalizzazione della targa consentirebbe all’Italia di allinearsi ad una pratica già possibile in molti Paesi. A partire dagli Usa, che vantano 9,7 milioni di veicoli con una targa personalizzata (chiamate vanity plates): lo Stato dove se ne fanno di più è la Virginia. Anche in Germania, con una sovrattassa di circa 10 euro si può avere una targa personalizzata. Negli Emirati Arabi, dove le targhe normali hanno 5 numeri, si possono scegliere particolari combinazioni o meno di 5 numeri, ma ridurre i numeri comporta un esborso maggiore. In Australia, addirittura, lo Stato del Queensland ha da poco introdotto anche la possibilità di aggiungere un emoticon: le faccine per ora sono solo 5, e tutte sorridenti.

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