ENOGASTRONOMIA

Frutti autoctoni: l’albicocca Tonda di Costigliole Saluzzo

Si tratta di una varietà antica di dimensioni medio piccole dalla buccia di colore giallo-aranciato chiaro con marezzature rossastre e presenta eccellenti caratteristiche organolettiche, in quanto la polpa è succosa e l’aroma è intenso

È lei la regina del Marchesato, o se volete, la “marchesina” di Costigliole: sua maestà l’”albicocca tonda”. Attenzione: stiamo parlando di Costigliole Saluzzo (Costiòle ‘d Salusse), in provincia di Cuneo, e non dell’altra Costigliole, quella che è in provincia d’Asti. I Costigliolesi di queste parti ci tengono, giustamente, a precisarlo, onde evitare confusioni.

Queste perle dai toni aranciati, sono tondeggianti e puntinate, di piccola dimensione e maturano da inizio Luglio a fine Luglio: è questo il periodo in cui le albicocche che nascono sulle colline all’imbocco della Val Varaita rivelano l’unicità e la pienezza del loro sapore zuccherino, gustoso e profumato.

Un “plateau” di albicocche tonde di Costigliole Saluzzo con il logo che attesta l’originalità del prodotto

Costigliole Saluzzo celebra questa specialità locale con una Fiera a lei dedicata, la Fera dla Tonda, ovvero la Sagra dell’Albicocca Tonda di Costigliole. La kermesse si tiene ogni anno la prima domenica di Luglio: dal 2023, ad iniziativa dei produttori associati alla Coldiretti, per questo frutto tipico è stato creato un apposito marchio di qualità e l’appellativo “La tonda” è stato depositato per difendere il prodotto da eventuali imitazioni.

Il vicesindaco di Costigliole Saluzzo, Nicola Carrino, così precisa: “Abbiamo iniziato un percorso sinergico con le aziende agricole e di trasformazione del territorio per valorizzare la ‘tonda’: la Sagra è un mix di esperienze, un momento per promuovere il territorio, questo frutto tipico e le altre primizie della produzione agricola locale”.

Un momento della raccolta delle albicocche “tonde di Costigliole”
da parte dell’Azienda Agricola Fornero, di Busca (Cn), Via Antica di Costigliole 95

La coltivazione dell’albicocco sulle colline di Costigliole Saluzzo, di Busca e di altre località limitrofe ha una tradizione plurisecolare, come testimonia il termine locale con cui vengono chiamati i frutti di questi alberi: j’armognan, vocabolo singolare e antico, che tradisce l’origine armena della pianta (Prunus armeniaca).

Vogliamo ricordare ancora una curiosità: i produttori della “tonda di Costigliole” hanno stretto un pacifico gemellaggio con i produttori liguri di Valleggia di Quiliano (nell’entroterra rivierasco tra Vado Ligure e Savona), località in cui si produce un’altra pregiatissima varietà di albicocca.

Piemonte e Liguria alleati nel difendere e promuovere le loro tipicità. Un bell’esempio non solo di non belligeranza concorrenziale, ma soprattutto di virtuosa sinergia e collaborazione.

Sergio Donna

Sergio Donna

Torinese di Borgo San Paolo, è laureato in Economia e Commercio. Presidente dell’Associazione Monginevro Cultura, è autore di romanzi, saggi e poesie, in lingua italiana e piemontese. Appassionato di storia e cultura del Piemonte, ha pubblicato, in collaborazione con altri studiosi e giornalisti del territorio, le monografie "Torèt, le fontanelle verdi di Torino", "Portoni torinesi", "Chiese, Campanili & Campane di Torino", "Giardini di Torino", "Fontane di Torino" e "Statue di Torino". Come giornalista, collabora da alcuni anni con la rivista "Torino Storia". Come piemontesista, Sergio Donna cura da tempo per Monginevro Cultura le edizioni annuali dell'“Armanach Piemontèis - Stòrie d’antan”.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio