Personaggi

Nati il 30 marzo: il pittore valsesiano del Seicento Pier Francesco Gianoli

Pier Francesco Gianoli nasce a Campertogno in Valsesia (Vc) il 30 marzo 1624, da Giovanni, mercante di sete e di altri generi di lusso a Milano, e da Caterina Gallizia, di antica famiglia campertognese. Studia a Milano presso il pittore Rosso (o Rossi), allievo del Procaccini. Successivamente si reca a Roma, dove compare tra gli iscritti all’Accademia di San Luca.

Lavora soprattutto nelle chiese della Valsesia e nel Novarese, dove è conservata la maggior parte della sua vasta produzione. Alla sua prima attività appartengono, probabilmente, la tela con S. Giacomo a cavallo che scaccia i Saraceni dalla Spagna nella chiesa parrocchiale di Campertogno e la pala con i Santi Pietro e Maurizio dell’oratorio di S. Pietro nella frazione Rusa di Campertogno.  Del 1654 è il ciclo di tele dedicate alle Storie di San Gaudenzio presso l’omonima collegiata a Varallo, in seguito dipinge il ciclo dei dodici Apostoli per la collegiata di Borgosesia del quale esiste una replica, non autografa, presso la chiesa di Santa Croce ad Aranco.

Nel 1656 risulta residente a Milano dove sposa Anna Commi, nel 1663 è nuovamente a Varallo dove lavora presso il Sacro Monte di Varallo nel 1665 occupandosi della cappella XXXII dove esegue un autoritratto ora custodito presso la Pinacoteca civica di Varallo. Del 1674 è la pala con il Rinnegamento di Pietro per la chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Borgosesia, attualmente nella casa parrocchiale. Nel 1679 è di nuovo attivo nel cantiere del Sacro Monte dove firma gli affreschi della cappella XXIX, l’anno successivo affresca la cappella della Addolorata al Sacro Monte di Orta.

Le ultime opere firmate sono tre tele del 1692 presso la chiesa di Santo Stefano a Piode e un San Marco in gloria del 1693 nella chiesa di San Marco a Varallo. Una discreta raccolta della produzione grafica e dei disegni preparatori di Gianoli, dai quali si evince il legame con lo stile di Tanzio da Varallo, è custodita presso la Pinacoteca civica di Varallo. Muore a Milano presumibilmente nel 1692.

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