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Ladri di cioccolato e altre storie giudiziarie

Ladri di cioccolato, truffatori dalla fantasia immaginifica, musicisti messi alle strette dal sindaco, sacerdoti particolarmente vendicativi, donnine allegre e tanti altri personaggi usciti dalle cronache giudiziarie, compongono un quadro umoristico e a volte grottesco della vecchia Torino. La storia non è fatta soltanto di date, di personaggi e di grandi avvenimenti, ma anche di vicende quotidiane apparentemente insignificanti, i cui protagonisti sono stati uomini qualunque, talvolta ladruncoli, molto spesso persone un po’ ingenue, ma quasi sempre dei proverbiali poveri diavoli e i giornali dell’Ottocento ne riportavano i casi di cronaca che li riguardavano.

Ed è proprio spulciando la “Gazzetta piemontese”, che dopo “Processi e sorrisi: racconti giudiziari 1865-1878” (Neos, 2012), nasce questo nuovo libro di Milo Julini, scritto a quattro mani con Giorgio Enrico Cavallo, con pagine che ci riportano alla Torino della seconda metà dell’Ottocento, proponendoci una selezione di casi processuali, riportati con un approccio non da storici ma da narratori di storie vere che rivolgono tutto l’interesse ai protagonisti e agli sfondi dei singoli episodi.

La lettura scorre veloce, trainata dal desiderio atavico di voler conoscere la soluzione del caso giuridico, ma anche dal tono leggero della scrittura; un libro imprevedibile e spassoso ma che riesce comunque a far luce sui sistemi giudiziari sabaudi, sulle istituzioni e le forze dell’ordine dell’epoca e, ovviamente, sulla vita quotidiana piemontese di fine Ottocento. La prefazione è di Michele Albera.

 

Milo Julini e Giorgio Enrico Cavallo, Ladri di cioccolato e altre storie giudiziarie, Neos Edizioni, Torino, 2018, pg. 152, euro 15

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